martedì 15 aprile 2025

Giacomo Papetti / The Loom – Chorale | Redapolis Music Blog

 

Giacomo Papetti / The Loom – Chorale (Barly Records, 2024)

Colpevolmente, a causa del poco tempo che posso dedicare alla mia passione per la musica, mi trovo solo oggi a scrivere di un disco che merita davvero attenzione. Si tratta di Chorale del contrabbassista e compositore Giacomo Papetti e del suo progetto The Loom, pubblicato dall’etichetta Barly Records, alla quale va riconosciuto il merito di aver dato voce a un lavoro di così rara profondità e bellezza. 

Chorale è un album che si allontana dalle convenzioni e ci trasporta in un mondo sonoro in cui la melodia e la ritmica si intrecciano con una libertà impressionante. 

Giacomo Papetti ha voluto creare un lavoro che si distacca da ciò che normalmente ci si aspetta da un disco di jazz contemporaneo. Non solo la scelta di escludere strumenti armonici tradizionali, come pianoforte o chitarra, ma anche l’idea di lasciare ampio spazio alla polifonia contrappuntistica ha dato vita a un paesaggio sonoro che appare in continuo mutamento.

In questo ottimo lavoro, la musica sembra fluire liberamente, come una trama che si sviluppa e si trasforma costantemente. 

Le prime tracce, come Be As You Come e The Woolen Cat, ci immergono subito in una spirale di suggestioni che oscillano tra passato e futuro, tra il jazz più tradizionale e l'esplorazione delle frontiere del free form. Le composizioni sono sottili e dense, ma al tempo stesso sospese in un'atmosfera cangiante, proprio come un arazzo che si disegna piano piano.

L’ascolto dei brani Realism e Lullablue ci spinge a entrare nel cuore dell'album, dove la musica sembra quasi essere costruita in tempo reale. Ogni singolo strumento contribuisce a formare una rete complessa di linee che si intrecciano, creando una tessitura musicale ricca di cromatismi. È come se i musicisti stessi, attraverso il loro dialogo, costruissero una trama sonora che non ha mai una struttura fissa ma si evolve continuamente.

L’album prende il suo nome da Chorale, proprio per l’ispirazione che proviene dalla musica corale rinascimentale e medievale, pur senza l'uso di voci vere e proprie. Quello che Papetti e i suoi compagni di viaggio, come Achille Succi al clarinetto basso, Fulvio Sigurtà alla tromba e flicorno e Nelide Bandello alla batteria, riescono a fare in questo disco è proprio un dialogo musicale paritetico, dove ogni voce è fondamentale e nessuna prevale sull’altra.

I brani più avanti nell'album, come The Warp and the Weft, Tihori e Mottetto, portano avanti quest'idea di continuo scambio, dove gli strumenti sembrano separarsi per poi riunirsi in un flusso continuo di suoni e armonie che riflettono la libertà del progetto. Papetti ha creato un'opera che non solo è un esempio di jazz contemporaneo, ma anche un atto di sperimentazione sonora dove la musica diventa un vero e proprio scambio tra i musicisti e tra il passato e il presente.

Immagine del musicista.
Giacomo Papetti

Con Chorale, Papetti non solo offre una visione personale e affascinante del jazz, ma riesce a mettere in luce la potenza di un dialogo musicale che si sviluppa come un’opera in divenire, sempre aperta e in movimento.

Un album che, pur nella sua complessità, riesce a catturare l’ascoltatore e a portarlo in un mondo sonoro unico e in continua evoluzione.

Per chi scrive, è sempre un piacere poter raccontare dischi di questa elevata portata artistica. È un onore poterli condividere con chi segue il mio blog, Redapolismusic, e mi auguro che Chorale di Giacomo Papetti possa ispirare anche voi tanto quanto ha ispirato me. La musica di qualità come questa merita di essere ascoltata, approfondita e celebrata e, ovviamente, raccontata.

Immagine della band.
Giacomo Papetti / The Loom

Track list:

Be As You Come - 5.15
The Woolen Cat - 4.57
Realism - 4.54
Lullablue - 5.18
Seguire - 5.46
Skein - 4.32
Chorale - 5.34
The Warp And The Weft - 4.04
Tihori - 4.50
Mottetto - 4.54

Produced by Giacomo Papetti, Roberto Lioli e Vittorio Bartoli

Recorded in Lonato del Garda (BS), il 5 e 6 March 2023 by Fulvio Sigurtà.
Mix Fulvio Sigurtà.
Mastering Marti Jane Robertson in Cagliari.

Fulvio Sigurtà: Trumpet, Flugelhorn
Achille Succi:
Bass Clarinet
Giacomo Papetti: Doublebass, Composition
Nelide Bandello: Drums


English version
 

Giacomo Papetti / The Loom – Chorale (Barly Records, 2024)

Regretfully, due to the limited time I can dedicate to my passion for music, I find myself only now writing about an album that truly deserves attention. This is Chorale, by double bassist and composer Giacomo Papetti and his project The Loom, released by Barly Records — an outstanding label that deserves praise for giving voice to such a deeply beautiful and artistically rich work.

Chorale is an album that breaks away from conventions and transports us into a sound world where melody and rhythm intertwine with remarkable freedom.

Giacomo Papetti set out to create something far removed from what one might typically expect from a contemporary jazz album. Not only by choosing to exclude traditional harmonic instruments like piano or guitar, but also by embracing contrapuntal polyphony, he has crafted a sonic landscape that seems to be in constant motion.

In this impressive work, the music flows freely, like a tapestry that continually develops and transforms.

The opening tracks, such as Be As You Come and The Woolen Cat, immediately draw the listener into a swirl of impressions that move between past and future, between traditional jazz and the exploration of free-form frontiers. The compositions are both subtle and dense, yet suspended in a shifting atmosphere, much like a slowly unfolding tapestry.

Listening to Realism and Lullablue brings us into the heart of the album, where the music seems to be almost constructed in real-time. Each individual instrument contributes to forming a complex web of interwoven lines, creating a rich musical fabric full of color. It’s as if the musicians, through their dialogue, were weaving a sonic texture that never adheres to a fixed structure but constantly evolves.

The album takes its name from Chorale, inspired by Renaissance and Medieval choral music — though without the use of actual voices. What Papetti and his travel companions — Achille Succi on bass clarinet, Fulvio Sigurtà on trumpet and flugelhorn, and Nelide Bandello on drums — achieve here is a truly egalitarian musical dialogue, where each voice is essential and none overshadows the others.

Later tracks like The Warp and the Weft, Tihori, and Mottetto continue this idea of ongoing exchange, where the instruments diverge only to reunite in a continuous flow of sounds and harmonies that reflect the project's sense of freedom. Papetti has created a work that not only exemplifies contemporary jazz, but also embraces sonic experimentation — a true exchange between musicians, and between past and present.

With Chorale, Papetti offers not only a deeply personal and fascinating vision of jazz, but also showcases the power of musical dialogue as a living, breathing work — always open, always evolving.

An album that, despite its complexity, manages to capture the listener and lead them into a unique and ever-changing sound world.

As a writer, it’s always a pleasure to share works of such high artistic caliber. It's an honor to present them to the readers of my blog, Redapolismusic, and I hope that Chorale by Giacomo Papetti inspires you as much as it has inspired me. Music of this quality deserves to be heard, explored, celebrated — and, of course, told.

    Track list:

  1. Be As You Come – 5:15

  2. The Woolen Cat – 4:57

  3. Realism – 4:54

  4. Lullablue – 5:18

  5. Seguire – 5:46

  6. Skein – 4:32

  7. Chorale – 5:34

  8. The Warp and the Weft – 4:04

  9. Tihori – 4:50

  10. Mottetto – 4:54

Personnel:
Fulvio Sigurtà – Trumpet, Flugelhorn
Achille Succi – Bass Clarinet
Giacomo Papetti – Double Bass, Composition
Nelide Bandello – Drums

Produced by Giacomo Papetti, Roberto Lioli, and Vittorio Bartoli
Recorded in Lonato del Garda (BS), March 5–6, 2023 by Fulvio Sigurtà
Mixed by Fulvio Sigurtà
Mastered by Marti Jane Robertson in Cagliari