mercoledì 12 marzo 2025

Stefano Bedetti Quartet – Fragile | Redapolis Music Blog

Copertina del disco.
 

Stefano Bedetti Quartet – Fragile (Encore Music, 2025)

Le etichette indipendenti italiane stanno dimostrando sempre più di saper pubblicare dischi di grande qualità, portando le produzioni nazionali a livelli sempre più alti. Encore Music, con Fragile di Stefano Bedetti, conferma questa tendenza, offrendo un lavoro di grande valore artistico.

Mi sono avvicinato al jazz solo negli ultimi anni, ma è un genere che, più di molti altri, riesce a toccare corde profonde dentro di me. La sua capacità di coniugare libertà espressiva e rigore armonico, improvvisazione e struttura, lo rende un universo sonoro in cui perdersi e ritrovarsi ogni volta in modo diverso. Ogni ascolto è un viaggio, capace di suscitare emozioni sempre nuove e di arricchire il mio modo di percepire la musica.

Il disco vede il sassofonista italiano accompagnato da un quartetto di alto livello: Yazan Greselin al pianoforte e tastiere (oltre che alle percussioni in "Samba Per Chi"), Francesco Angiuli al contrabbasso e Lorenza Ciscognetti alla batteria.

L’ascolto di Fragile è un viaggio che affascina per la sua qualità esecutiva, la creatività e la passione che emerge in ogni nota. Bedetti ha saputo infondere nella musica un’intensità palpabile, rendendo ogni traccia un’esperienza che coinvolge sia la mente che le emozioni. Il suo percorso musicale si inserisce nella grande tradizione jazzistica, con un suono maturato attraverso esperienze nazionali e internazionali.

Pur radicandosi in sonorità familiari, l’album riesce a rielaborarle con uno stile personale, come sottolineato anche da Randy Brecker nelle note di copertina. Brecker elogia la freschezza e l'originalità delle composizioni, evidenziando come il disco attinga a scenari sonori conosciuti ma li trasformi con una sensibilità unica. 

Fragile rappresenta il risultato di un lungo processo di maturazione artistica e di una ritrovata ispirazione, che Bedetti descrive come la sintesi di trent’anni di idee finalmente sviluppate.

L’album si apre con Un Nuovo Inverno, un brano che mette subito in luce il fraseggio fluido e deciso del sassofonista, sostenuto da un interplay di gruppo solido e affiatato. Il suono caldo e avvolgente del sax racconta storie ed evoca immagini, trasportando l’ascoltatore in un mondo ricco di sfumature sonore. Brecker descrive questa traccia come "ipnotica", capace di catturare l’ascoltatore con le sue ripetizioni melodiche e l’intenso assolo finale.

Ballad To The Silence si muove su registri più riflessivi, con un assolo di pianoforte che introduce un crescendo emotivo, in cui il sax si spinge verso registri più alti con grande espressività. Brecker la paragona a un cammino sospeso nel vuoto, un equilibrio tra mistero e bellezza.

Close Calls incalza con un post-bop energico, caratterizzato da un pianoforte incisivo e una sezione ritmica reattiva e dinamica, un’esplosione di vitalità che sottolinea la grande intesa tra i musicisti.

Tra i momenti più evocativi spicca Di Neve Lenzuola, una ballata di grande intensità emotiva che si sviluppa gradualmente, svelando delicate sfumature soulful e armonie cariche di tensione. Il sax di Bedetti si fa voce narrante, capace di evocare al tempo stesso nostalgia e dolcezza, mentre il pianoforte e le tastiere di Greselin intrecciano la melodia con raffinata sensibilità, arricchendone il carattere espressivo.

Ferrets In The Sunset è un viaggio sonoro denso di immagini, in cui il contrabbasso di Angiuli si ritaglia uno spazio significativo prima che il sax torni a dominare la scena con un’espressività vibrante. Brecker descrive questa traccia come una visione di dune dorate al tramonto, un paesaggio sonoro in continuo movimento.

Chiude il disco Samba Per Chi, un brano che fonde ritmi brasiliani e linguaggio bop con un’esecuzione coinvolgente e pulsante, un momento di pura energia e libertà espressiva. La sua melodia, secondo Brecker, è qualcosa che solo Bedetti avrebbe potuto scrivere, un'interpretazione originale della tradizione brasiliana capace di trascinare l’ascoltatore direttamente nel cuore del Carnevale.

Fragile non stravolge i canoni del jazz, ma è un album che emoziona e coinvolge profondamente. Ogni elemento trova il proprio spazio in un insieme coeso e armonico, dimostrando che il linguaggio jazzistico, pur radicato nella tradizione, può ancora offrire soluzioni fresche e stimolanti. La qualità, la creatività e soprattutto la passione per la musica emergono con forza, rendendo l’ascolto del disco un’esperienza sonora intensa e appagante.

Immagine del musicista.

 Track list:

Un Nuovo Inverno

Ballad To The Silence

Close Calls

Ferrets In The Sunset

Di Neve Lenzuola

Samba Per Chi


English version

Stefano Bedetti Quartet – Fragile (Encore Music, 2025)

Italian labels are increasingly proving their ability to release high-quality records, elevating national productions to ever-higher levels. With Fragile by Stefano Bedetti, Encore Music confirms this trend, offering a work of great artistic value.

I have only approached jazz in recent years, but it is a genre that, more than many others, resonates deeply with me. Its ability to blend expressive freedom with harmonic rigor, improvisation with structure, makes it a sonic universe where one can get lost and rediscover oneself in ever-new ways. Each listening experience is a journey, evoking fresh emotions and enriching my perception of music.

The album features the Italian saxophonist alongside a top-tier quartet: Yazan Greselin on piano and keyboards (also on percussion in Samba Per Chi), Francesco Angiuli on double bass, and Lorenza Ciscognetti on drums.

Listening to Fragile is an enthralling journey, standing out for its performance quality, creativity, and the passion that permeates every note. Bedetti has infused the music with a palpable intensity, making each track an experience that engages both mind and emotions. His musical path is deeply rooted in the great jazz tradition, shaped by both national and international experiences.

While drawing from familiar sounds, the album reinterprets them with a distinct personal style, as also highlighted by Randy Brecker in the liner notes. Brecker praises the freshness and originality of the compositions, emphasizing how the record draws from well-known sonic landscapes but transforms them with unique sensitivity. Fragile is the result of a long process of artistic maturation and renewed inspiration, which Bedetti describes as the synthesis of thirty years of ideas finally brought to fruition.

The album opens with Un Nuovo Inverno, a track that immediately showcases the saxophonist's fluid and confident phrasing, supported by a solid and cohesive group interplay. His warm, enveloping sound tells stories and evokes vivid imagery, drawing the listener into a world rich in sonic nuances. Brecker describes this piece as “hypnotic,” capable of captivating the listener with its melodic repetitions and an intense final solo.

Ballad To The Silence takes a more introspective approach, featuring a piano solo that builds into an emotional crescendo, where the sax reaches higher registers with great expressiveness. Brecker likens it to a journey suspended in midair, balancing mystery and beauty.

Close Calls drives forward with energetic post-bop, marked by incisive piano work and a rhythm section that is both reactive and dynamic, bursting with vitality and highlighting the strong synergy among the musicians.

One of the album’s most evocative moments is Di Neve Lenzuola, a ballad of deep emotional intensity that gradually unfolds, revealing soulful nuances and harmonies charged with tension. Bedetti’s sax becomes a narrative voice, conveying both nostalgia and sweetness, while Greselin’s piano and keyboards weave the melody with refined sensitivity, enriching its expressive character.

Ferrets In The Sunset is a richly evocative sonic journey, where Angiuli’s double bass takes center stage before the sax returns with vibrant expressiveness. Brecker describes this piece as a vision of golden dunes at sunset, a constantly shifting soundscape.

The album concludes with Samba Per Chi, a track that blends Brazilian rhythms with bop language in a captivating and pulsating performance, a moment of pure energy and expressive freedom. According to Brecker, its melody is something only Bedetti could have written—an original interpretation of Brazilian tradition that transports the listener straight to the heart of Carnival.

Fragile does not seek to revolutionize jazz, but it is an album that deeply moves and engages. Every element finds its place within a cohesive and harmonious whole, demonstrating that the jazz language, while rooted in tradition, can still offer fresh and stimulating solutions. The quality, creativity, and above all, the passion for music shine through, making this record an intense and rewarding sonic experience.