mercoledì 26 marzo 2025

Matteo Pastorino – LightSide | Redapolis Music Blog

Copertina del disco.
Matteo Pastorino

Matteo Pastorino – LightSide (A.MA Records, 2025)

La musica come esperienza di scoperta, il suono come strumento di indagine interiore e geografica: LightSide, il nuovo album di Matteo Pastorino, rappresenta un itinerario di ricerca che intreccia memoria e innovazione, radici e proiezione verso il domani. Pubblicato il 21 Marzo 2025 per A.MA Records, questo disco conferma la capacità dell’etichetta di proporre lavori di grande qualità e spessore artistico.

Il clarinettista sardo, da anni residente a Parigi, sviluppa un dialogo musicale che abbraccia il Mediterraneo e l’Europa, arricchendosi delle influenze di una comunità artistica multiculturale. 

In LightSide, questa visione si concretizza attraverso un quartetto d’eccezione con, oltre a Matteo Pastorino al clarinetto basso,  Domenico Sanna al pianoforte, Dario Deidda al basso e Armando Luongo alla batteria. Insieme, costruiscono una trama sonora variegata, dove le melodie si snodano con fluidità e i silenzi diventano elementi espressivi.

Partire per un viaggio significa trasformarsi, esplorare orizzonti ignoti e muoversi lungo il confine tra sogno e realtà.  

LightSide è un’opera in cui la musica diventa un ponte verso territori inesplorati, uno spazio in cui l’immaginazione supera i limiti del pensiero e si apre a nuove prospettive.

Il clarinetto basso di Pastorino, con la sua gamma timbrica profonda e avvolgente, incrocia le sonorità mediterranee con i colori dell’Europa contemporanea, trovando un perfetto equilibrio nell’interplay con gli altri strumenti.

L’album è un ritorno, nel senso più ampio del termine: un ritorno fisico dai viaggi compiuti e un ritorno alle radici della propria identità artistica. La musica di Pastorino si muove con naturalezza tra richiami alla tradizione e aperture alla sperimentazione, costruendo un universo sonoro che dialoga con la storia e con il presente. 

Il clarinetto basso, scelto come unico strumento a fiato in questo progetto, diventa il mezzo per raccontare una visione del mondo che affonda le radici nel passato, ma guarda con curiosità al futuro.

LightSide è un viaggio sonoro che ti porta in luoghi lontani, ognuno con il suo carattere e la sua energia. Gorée mi ha colpito profondamente, con quella melodia di kora che Pastorino ha ascoltato in Senegal, eppure, in qualche modo, riesce a fondere il cuore dell’Africa con il jazz contemporaneo, creando qualcosa di tanto evocativo quanto potente.

LightSide, la traccia che dà il titolo all'album, è un perfetto equilibrio tra dolcezza e improvvisazione. Quando il clarinetto basso entra in dialogo con il pianoforte, c’è una magia che ti avvolge, e la ritmica ti tiene sospeso, come in un sogno.

Les Années Folles mi ha fatto pensare ai ricordi di un’epoca che, pur non vivendo più, continua a respirare nei gesti e nei suoni. Il ritmo scorre elegante, e c’è questa interazione tra gli strumenti che ti dà l’idea di un continuo movimento, come una danza senza tempo. 

Con Tigre la musica prende vita, l'energia cresce, e il clarinetto sembra quasi correre tra le ritmiche, creando una sensazione di urgenza che mi ha tenuto in tensione.  

Coming Back è invece un viaggio riflessivo, un po’ più aperto e disperso nei pensieri. È come un momento in cui tutto rallenta, e ti lascia respirare.

Elvira è un pezzo che tocca il cuore, soprattutto sapendo che è dedicato alla figlia di Pastorino. La melodia è delicata, quasi un sussurro, e mi ha dato l’impressione di un abbraccio musicale, come una ninna nanna che ti culla nel jazz.  

Scarabocchio è un esperimento, una traccia che non segue regole precise, ma piuttosto si muove a zigzag tra idee sonore, giocando con la libertà di creare percorsi sempre nuovi. 

E poi arriva Interludio, che è come una pausa meditativa, una boccata d’aria prima di entrare nel finale.  

Marzo chiude l’album con un senso di speranza e di cambiamento, come se il futuro fosse lì, pronto a svelarsi, e ti lascia con una sensazione di apertura, pronta ad accogliere ciò che verrà.

Sul piano stilistico, LightSide si muove tra il jazz contemporaneo e le influenze mediterranee, con richiami alla tradizione europea e all'improvvisazione libera.

L’interplay tra i musicisti è raffinato e sensibile, con il clarinetto basso che diventa il centro di una narrazione sonora in cui il lirismo incontra momenti di pura esplorazione timbrica. L’uso della melodia è essenziale, mai ridondante, mentre le armonie e le dinamiche creano un ambiente fluido, in costante evoluzione.

Nato grazie a una commissione del Festival Time in Jazz di Paolo Fresu nel 2021, LightSide segna un passaggio importante per Pastorino, che sceglie di dedicarsi completamente al clarinetto basso, esplorandone appieno le potenzialità espressive. La formazione scelta rispecchia questa intenzione, favorendo un’interazione intensa tra i musicisti e valorizzando la melodia e l’improvvisazione.

Con questo lavoro, Matteo Pastorino realizza un album elegante e ispirato, in cui la maestria tecnica si unisce a una sensibilità artistica profonda. LightSide è un invito a superare i confini, a lasciarsi trasportare dal suono in un viaggio che, come ogni vero ritorno, non è mai una conclusione, ma un nuovo inizio.

Un plauso va ad A.MA Records, l’etichetta che ha reso possibile questa pubblicazione, confermandosi ancora una volta un punto di riferimento per la qualità e la ricerca musicale. Un'altra produzione di grande spessore, che merita di essere ascoltata con attenzione.

Matteo Pastorino

Track list:

1. Gorée
2. LightSide
3. Les Années Folles
4. Tigre
5. Coming Back
6. Elvira
7. Scarabocchio
8. Interludio
9. Marzo
Matteo Pastorino, bass clarinet
Domenico Sanna, piano
Dario Deidda, bass
Armando Luongo, drums
All compositions written by Matteo Pastorino
Photos by Andrea Mignogna
Recorded on February 23rd & 24th 2024 by Clive Simpson at ExtraBeat Studio, Rome
Mixed and mastered by Erwan Boulay at Studio Sextan, Malakoff
Producer: Matteo Pastorino – Executive Producer : Antonio Martino A.Ma Edizioni


English version

Matteo Pastorino – LightSide (A.MA Records, 2025)

Music as an experience of discovery, sound as a tool for both inner and geographical exploration: LightSide, the new album by Matteo Pastorino, represents a journey of research that intertwines memory and innovation, roots and projections towards tomorrow. Released on March 21, 2025, by A.MA Records, this album reaffirms the label’s ability to present works of great quality and artistic depth.

The Sardinian clarinetist, now living in Paris, develops a musical dialogue that embraces both the Mediterranean and Europe, enriched by the influences of a multicultural artistic community.

In LightSide, this vision takes shape through an exceptional quartet with Matteo Pastorino on bass clarinet, Domenico Sanna on piano, Dario Deidda on bass, and Armando Luongo on drums. Together, they create a varied sonic tapestry where melodies unfold smoothly, and silences become expressive elements.

Embarking on a journey means transformation, exploring unknown horizons, and moving along the boundary between dream and reality.

LightSide is a work in which music becomes a bridge to unexplored territories, a space where imagination surpasses the limits of thought and opens up to new perspectives.

Pastorino’s bass clarinet, with its deep and enveloping timbral range, intertwines Mediterranean sounds with the colors of contemporary Europe, finding a perfect balance in its interplay with the other instruments.

The album represents a return in the broadest sense of the term: a physical return from past journeys and a return to the roots of one’s artistic identity. Pastorino’s music moves naturally between references to tradition and openings to experimentation, creating a sonic universe that dialogues with both history and the present.

The bass clarinet, chosen as the sole wind instrument in this project, becomes the medium for telling a vision of the world rooted in the past, yet looking forward to the future with curiosity.

LightSide is a sonic journey that takes you to distant places, each with its own character and energy. Gorée deeply impacted me, with that kora melody Pastorino heard in Senegal. Yet, somehow, it blends the heart of Africa with contemporary jazz, creating something both evocative and powerful.

LightSide, the title track, is a perfect balance between sweetness and improvisation. When the bass clarinet enters into dialogue with the piano, there's a magic that envelops you, and the rhythm holds you suspended, as if in a dream.

Les Années Folles made me think of memories of an era that, though no longer alive, still breathes through gestures and sounds. The rhythm flows elegantly, and the interaction between the instruments gives the impression of a continuous movement, like a timeless dance.

With Tigre, the music comes to life, the energy grows, and the clarinet almost seems to race between rhythms, creating a sense of urgency that kept me on edge.

Coming Back is a more reflective journey, a bit more open and scattered in thought. It’s like a moment when everything slows down, allowing you to breathe.

Elvira is a piece that touches the heart, especially knowing it’s dedicated to Pastorino’s daughter. The melody is delicate, almost a whisper, and gave me the impression of a musical embrace, like a lullaby that rocks you into jazz.

Scarabocchio is an experiment, a track that doesn't follow strict rules but instead zigzags through sound ideas, playing with the freedom to create new paths.

Then comes Interludio, like a meditative pause, a breath of air before entering the final movement.

Marzo closes the album with a sense of hope and change, as if the future is there, ready to be revealed, leaving you with a feeling of openness, ready to welcome what’s to come.

Stylistically, LightSide moves between contemporary jazz and Mediterranean influences, with nods to European tradition and free improvisation.

The interplay between the musicians is refined and sensitive, with the bass clarinet becoming the centerpiece of a sonic narrative where lyricism meets moments of pure timbral exploration. The use of melody is essential, never redundant, while harmonies and dynamics create a fluid, constantly evolving environment.

Born from a commission by the Time in Jazz Festival by Paolo Fresu in 2021, LightSide marks an important turning point for Pastorino, who chooses to dedicate himself entirely to the bass clarinet, fully exploring its expressive potential. The chosen formation reflects this intention, fostering intense interaction between the musicians and highlighting melody and improvisation.

With this work, Matteo Pastorino creates an elegant and inspired album, where technical mastery blends with deep artistic sensitivity. LightSide is an invitation to transcend boundaries, to let oneself be carried away by sound on a journey that, like every true return, is never an end but a new beginning.

Kudos to A.MA Records, the label that made this release possible, once again confirming itself as a point of reference for quality and musical research. Another production of great substance, deserving to be listened to with attention.

Track list:

  1. Gorée

  2. LightSide

  3. Les Années Folles

  4. Tigre

  5. Coming Back

  6. Elvira

  7. Scarabocchio

  8. Interludio

  9. Marzo

Credits:
Matteo Pastorino – bass clarinet
Domenico Sanna – piano
Dario Deidda – bass
Armando Luongo – drums

All compositions written by Matteo Pastorino
Photos by Andrea Mignogna
Recorded on February 23rd & 24th, 2024 by Clive Simpson at ExtraBeat Studio, Rome
Mixed and mastered by Erwan Boulay at Studio Sextan, Malakoff
Producer: Matteo Pastorino
Executive Producer: Antonio Martino
A.Ma Edizioni