Lewis Saccocci – Inceptum (WoW Records, 2025)
Mi appresto a scrivere qualche riga su un altro gran bel disco di jazz organ trio, perfetto per scaldare le notti ancora fresche di questa primavera che tarda ad arrivare.
Inceptum di Lewis Saccocci è un lavoro che lascia il segno, un viaggio sonoro che cattura sin dal primo ascolto grazie alla profondità timbrica e alla ricercatezza stilistica che lo contraddistinguono. Pubblicato da Wow Records e disponibile dal 2 Marzo, l’album si muove con decisione nel contemporary jazz, evitando ogni prevedibilità per esplorare sonorità inedite e personali.
L’organo Hammond ha una lunga tradizione nel jazz, ma Saccocci lo porta su territori meno battuti, giocando con colori e dinamiche che esulano dai riferimenti più classici.
Gli otto brani del disco sono il frutto di un’attenta ricerca armonica e ritmica, plasmati da un interplay magnetico. Ad affiancarlo, due musicisti di grande esperienza: Enrico Bracco alla chitarra e Valerio Vantaggio alla batteria, il cui apporto arricchisce il sound con sfumature sempre nuove.
In Inceptum, otto brani originali diventano il terreno di esplorazione per nuove soluzioni armoniche e ritmiche, sostenute da un interplay ricercato e dinamico.
Nato a Roma nel 1989, Lewis Saccocci è pianista, organista e compositore jazz tra i più brillanti della sua generazione. Dopo un solido percorso nel pianoforte classico, si è laureato con lode in Pianoforte Jazz al Conservatorio Santa Cecilia. Nel corso della sua carriera ha collaborato con artisti del calibro di Bruce Ditmas, Roberto Gatto, Fabrizio Bosso e Maurizio Giammarco. La sua musica si distingue per un’eccezionale padronanza tecnica e una costante ricerca espressiva, elementi che rendono ogni suo progetto una testimonianza di eleganza e originalità.
L’album è stato anticipato da due singoli, Il Prenestinato e One for Sara, che offrono già un assaggio della direzione artistica scelta da Saccocci. Lontano dagli stereotipi legati al timbro dell’Hammond, il musicista romano spinge il suo strumento verso territori espressivi inediti, giocando con le sfumature timbriche e l’interazione con i suoi partner musicali.
Inceptum significa inizio, ma anche progetto» spiega Saccocci. «Con questo lavoro ho voluto spingermi oltre i confini abituali dell’organo nel jazz, cercando una voce personale e nuove possibilità di dialogo musicale. Bracco e Vantaggio hanno contribuito in modo straordinario a questa ricerca, dando vita a un suono compatto ma allo stesso tempo aperto all’improvvisazione.»
Il Prenestinato apre il disco con energia, mantenendo alta la tensione attraverso un groove avvolgente e una narrazione musicale che sembra prendere vita nota dopo nota.
Il Pirata trasporta l’ascoltatore in un mondo onirico, dove le note dell’organo si allungano e fluttuano in uno spazio sonoro sospeso tra sogno e coscienza.
Un Amaro Compromesso gioca con armonie sofisticate e una struttura dinamica che alterna sapientemente momenti di tensione e distensione, evidenziando la versatilità della formazione. In particolare, la chitarra di Bracco emerge con raffinatezza e tecnica, rivelando la sua straordinaria qualità.
Onetime Episode segue con una brillantezza esecutiva che cattura immediatamente l’ascoltatore. L’organo Hammond di Saccocci detta il ritmo con frasi incisive, mentre la chitarra di Bracco si intreccia perfettamente alla batteria pulsante di Vantaggio.
In Lament for JDF, uno dei passaggi più intensi dell'album, il trio riesce a evocare una malinconia profonda, intessendo un paesaggio sonoro etereo e altamente suggestivo. Per quanto mi riguarda, questo brano da solo giustifica ampiamente il prezzo del biglietto.
Una Strana Piega esplora territori più sperimentali, con una struttura che si piega e si contorce in linee imprevedibili, sfidando l’ascoltatore a seguirne il flusso.
Malcompensi Stilografici offre un mix di virtuosismo e inventiva, con l’Hammond che assume una voce quasi umana, capace di raccontare esperienze intense e personali.
One for Sara, chiude questo ottimo lavoro introducendo un cambio di atmosfera, puntando su una melodia più intima e delicata ... qui il trio dimostra la propria sensibilità, creando un’ambientazione sonora che evoca pace e serenità.
Il risultato è un album che si fa apprezzare per la sua freschezza e per la capacità di reinventare un linguaggio senza rinnegare la tradizione.
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Lewis Saccocci |
Tracklist
- Il Predestinato
- Il Pirata
- Un amaro compromesso
- Onetime episode
- Lament for JDF
- Una strana piega
- Malcompensi stilografici
- One for Sara
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