giovedì 20 febbraio 2025

Ologram – La Mia Scia | Redapolis Music Blog

Ritratto della band.
Ologram
 

Ologram – La Mia Scia (Autoprodotto, 2025)

Negli ultimi anni il panorama del rock progressivo italiano ha vissuto una rinascita vibrante, con band che riescono a fondere l'eredità dei grandi classici con sperimentazioni sonore moderne e audaci. In questo scenario, progetti come gli Ologram si distinguono per la loro capacità di reinterpretare il prog rock in chiave contemporanea, offrendo una narrazione musicale intensa e ricca di sfumature.

Ologram è il progetto del polistrumentista siciliano, Dario Giannì conosciuto anche per aver fondato in passato YDRA, una band prog-rock/metal di Siracusa attiva fino agli anni Novanta, oltre agli Anema.

l cuore pulsante della band è formato da Dario Giannì al basso e alle composizioni, supportato dai fratelli Lorenzo alle chitarre, Roberto alle tastiere, insieme a loro Fabio Speranza alla voce e Giovanni Spadaro alla batteria. L'album si arricchisce ulteriormente grazie a ospiti di spessore: Gabriele Agosta offre interventi suggestivi al pianoforte, Mateo Blundo aggiunge colore con viola e violino in alcuni momenti chiave, e Raffaele Schiavo presta la sua voce femminile nell’introduzione, regalando un tocco in più di delicatezza.

La Mia Scia è il secondo album degli Ologram che segue l’ottimo “La Nebbia” del 2022 e rappresenta un vero viaggio sonoro che intreccia sapientemente tradizione e innovazione. 

Copertina del disco.
 

Il disco si apre con 22.43, un'introduzione corale e acustica che avvolge l'ascoltatore in un'atmosfera misteriosa, preannunciando il percorso emozionale che seguirà.

Con Kasbah l'energia esplode: riff incisivi, il caratteristico suono vintage dell'organo e una cadenza ritmica decisa si uniscono, evocando paesaggi esotici e leggere sfumature nordafricane.

Il viaggio prosegue con La Luna Piena, dove l'assolo elettrico di Lorenzo Gianì si fonde con il peso del basso e un evocativo ululato, trasportando in un universo notturno di luce e ombra.

In Non Sarai la band assume toni più intimi e romantici, con un supporto di basso solido e linee di chitarra intrecciate che si armonizzano con la voce malinconica di Fabio, raccontando una storia personale e toccante.

Jacaranda emerge come uno dei momenti più poetici del disco, in cui il passaggio all'acustico si arricchisce di eleganti interventi di viola e violino, mentre il mellotron e il piano donano un tocco celestiale alla composizione.

La dimensione sinfonica del progetto si esalta in Descent, traccia strumentale in cui la fusione di archi, assoli di chitarra e potenti sequenze di mellotron si uniscono a una base ritmica solida, creando un momento quasi epico.

La title track, La Mia Scia, racchiude lo spirito dell’album fondendo elementi pop-rock e prog in un equilibrio raffinato, evocando il desiderio universale di sognare, amare e vivere intensamente, superando ogni barriera.

Il viaggio si conclude con 1997, quasi sette minuti di intensità in cui testi esistenziali e orchestrazioni imponenti richiamano i fasti del prog rock degli anni ’70, lasciando un segno indelebile nell'ascoltatore.

Con questo lavoro, gli Ologram offrono un percorso musicale coerente e appassionante, unendo in modo naturale riferimenti alle radici del rock progressivo con innovazioni sonore che parlano al presente.

La Mia Scia si configura così come un tributo ai grandi del passato e al contempo una proposta fresca e originale, capace di lasciare una traccia duratura nel panorama prog contemporaneo.

Se siete cultori del vero prog, quello che si rinnova e guarda al futuro senza limitarsi a esaltare un passato glorioso, questo album non potete farvelo scappare.

Buon ascolto.

(Luca Redapolis Paoli)

 


 Track List:

22.43
Kasbah
Luna piena
Non sarai
Jacaranda
Descent
La mia scia
1997

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English version

Ologram – La Mia Scia (Self-produced, 2025)

In recent years, the Italian progressive rock scene has experienced a vibrant revival, with bands successfully blending the legacy of the great classics with bold and modern sonic experimentation. In this context, projects like Ologram stand out for their ability to reinterpret prog rock in a contemporary way, offering an intense and multi-faceted musical narrative.

Ologram is the project of Sicilian multi-instrumentalist Dario Giannì, also known for founding YDRA, a prog-rock/metal band from Syracuse active until the 1990s, as well as Anema. The core of the band consists of Dario Giannì on bass and compositions, supported by the Gianì brothers—Lorenzo on guitars and Roberto on keyboards—along with Fabio Speranza on vocals and Giovanni Spadaro on drums. The album is further enriched by high-profile guests: Gabriele Agosta delivers evocative piano passages, Mateo Blundo adds depth with viola and violin in key moments, and Raffaele Schiavo lends his female voice in the introduction, adding a delicate touch.

The album opens with 22.43, a choral and acoustic introduction that envelops the listener in a mysterious atmosphere, foreshadowing the emotional journey to come.
With Kasbah, energy explodes: sharp riffs, the characteristic vintage sound of the organ, and a strong rhythmic cadence merge, evoking exotic landscapes with subtle North African nuances.
The journey continues with La Luna Piena, where Lorenzo Gianì’s electric solo blends with the weight of the bass and an evocative howl, transporting the listener into a nocturnal universe of light and shadow.
In Non Sarai, the band embraces a more intimate and romantic tone, with a solid bass foundation and interwoven guitar lines harmonizing with Fabio’s melancholic voice, telling a personal and touching story.
Jacaranda emerges as one of the album’s most poetic moments, where the acoustic passage is enriched by elegant viola and violin interventions, while mellotron and piano add a celestial touch to the composition.

The symphonic dimension of the project is elevated in Descent, an instrumental track where the fusion of strings, guitar solos, and powerful Mellotron sequences blends with a solid rhythmic foundation, creating an almost epic moment.

The title track, La Mia Scia, encapsulates the album’s spirit, blending pop-rock and prog elements in a refined balance, evoking the universal desire to dream, love, and live intensely, overcoming all barriers.
The journey concludes with 1997, nearly seven minutes of intensity where existential lyrics and grand orchestrations recall the golden era of ‘70s prog rock, leaving a lasting impression on the listener.

With this work, Ologram offers a cohesive and passionate musical journey, seamlessly combining references to progressive rock’s roots with sonic innovations that speak to the present. La Mia Scia thus stands as both a tribute to the greats of the past and a fresh, original proposition, capable of leaving a lasting mark on the contemporary prog scene.

If you are true prog enthusiasts—those who embrace renewal and look to the future rather than merely celebrating a glorious past—this album is one you cannot miss.

Enjoy your listening experience.

(Luca Redapolis Paoli)

Facebook: https://www.facebook.com/Ologramband22