giovedì 19 dicembre 2024

Sandro Gibellini – Chorinhos | Redapolis Music Blog

Immagine di Sandro Gibellini.
Sandro Gibellini
 

Sandro Gibellini – Chorinhos (Barly Records, 2024)

Chorinhos”, pubblicato nel 2024 da Barly Records, è l’ultimo lavoro del chitarrista jazz Sandro Gibellini. L’album presenta dodici brani inediti composti dall’artista, profondamente influenzati dalla tradizione musicale brasiliana del choro. Gibellini ha coinvolto undici musicisti italiani, tra cui due talentuose voci femminili, per creare un ensemble poliedrico che dona al disco una ricca varietà sonora.

Sandro Gibellini è un chitarrista jazz che ha iniziato la sua carriera nel rock e blues prima di dedicarsi al jazz. Ha studiato al Centro Studi Musicali di Nino Donzelli e ha collaborato con importanti musicisti italiani e internazionali, come Gianni Basso, Lee Konitz e Gerry Mulligan. Ha suonato in numerosi festival, tra cui quelli di Zagabria, Pori, e Avana, ed è stato membro della big band RAI dal 1984 al 1991. Ha inciso diversi album, tra cui Felix e The Tender Trap, ed è stato anche docente di chitarra e musica d'insieme in vari conservatori e seminari. Ha lavorato anche nella musica leggera con artisti come Mina e Fabio Concato.

Il progetto di Chorinhos mi ha colpito per la straordinaria varietà di strumenti utilizzati: dalla chitarra al pianoforte, dal contrabbasso alla batteria, passando per clarinetto, flauto, violoncello, arpa, fisarmonica e voce. Questa ricchezza strumentale non solo dà al disco una profondità unica, ma cattura perfettamente l’anima del choro, un genere che intreccia sapientemente influenze europee e brasiliane. Anche se Gibellini si allontana dai confini più tradizionali del jazz, il suo tocco jazzistico resta inconfondibile, emergendo con forza negli assoli e nei momenti di improvvisazione che rendono ogni brano vivo e sorprendente.

In sintesi, "Chorinhos" rappresenta un'affascinante esplorazione della musica brasiliana attraverso la lente del jazz, evidenziando la versatilità di Gibellini come compositore ed interprete, offrendo un contributo significativo alla scena musicale contemporanea.

Tutte le 12 tracce presenti nel lavoro, composte dallo stesso chitarrista, sono arrangiate e curate nei minimi dettagli e sfruttano un'ampia gamma di strumenti: dalla chitarra al pianoforte, dal clarinetto al flauto, fino alla fisarmonica, al violoncello e all'arpa. Le voci femminili, calde e melodiose, aggiungono un tocco emozionale che arricchisce ulteriormente l’esperienza sonora.

Tra i brani che ho più apprezzato c’è sicuramente l’opener “Eunice”, brano dove la chitarra di Gibellini ed il clarinetto di Bombardieri si intrecciano in armonia che riflette l’abilità di Gibellini nel richiamare le tradizioni brasiliane, mantenendo però un tocco jazz unico.

La seguente “Aguas Doces”, dall’atmosfera più rilassata, con una melodia fluida che ricorda il dolce scorrere dell'acqua è impreziosita dalla stupenda voce e dal testo di Silvia Tognetti … l'arrangiamento raffinato e l'uso sapiente della chitarra creano un'esperienza d'ascolto piacevole e contemplativa.

Sempre una splendida voce femminile, questa volta è quella di Silvia Donati, arricchisce “Tudo Somado”, brano brasilero che, oltre alla chitarra del leader, si distingue per l'intensa fisarmonica di Fausto Beccalossi.

Non posso non citare il meraviglioso valzer di “Valsa in G” dove l’influenza europea incontra quella brasiliana a rendere questo brano uno dei momenti più raffinati dell'album.

In “Clio” l'artista esplora sonorità più moderne, integrando elementi di jazz contemporaneo con la tradizione del choro. Il risultato è un brano dinamico ed innovativo, che dimostra la capacità di Gibellini di evolvere pur rimanendo radicato nelle sue influenze musicali.

"Aglaia", che chiude il disco, presenta un ritmo vivace e una melodia gioiosa, riflettendo l'energia e la vitalità tipiche del choro. Gli assoli strumentali, come il clarinetto di Guido Bombardieri (presente in più brani), aggiungono un tocco di virtuosismo, mantenendo l'ascoltatore coinvolto fino alla fine.

Queste sono alcune tracce presenti nel disco ... le altre le lascio scoprire a voi e, sono sicuro, che le apprezerete tutte pechè la qualità compositiva, il buon gusto, la tecnica esecutiva unita ad un'ottima registrazione rendono questo lavoro imperdibile per chiunque sia sensibile al bello.

Buon ascolto

(Luca Redapolis Paoli)

Copertina del disco.


 Track list:

Eunice
Aguas Doces
Arpalice
Tudo Somado
Valsa in G
Relaxin’ at Alisei (elaborazione pianistica di Giancarlo Facchinetti)
Relaxin’at Alisei
Lucilla
Clio
Creusa
Arianna
Aglaia

 

Tutti i brani sono di Sandro Gibellini

Prodotto da Sandro Gibellini, Roberto Lioli e Vittorio Bartoli

Registrato da Max Comincini presso il Big Tree Studio di Brescia
Mixato e Masterizzato da Max Comincini presso lo studio de l’Ottava di Brescia
Disegno Susanne Foldal

 


 English version

Sandro Gibellini – Chorinhos (Barly Records, 2024)

"Chorinhos," released in 2024 by Barly Records, is the latest work by jazz guitarist Sandro Gibellini. The album features twelve original tracks composed by the artist, deeply inspired by the Brazilian choro music tradition. Gibellini enlisted eleven Italian musicians, including two talented female vocalists, to create a versatile ensemble that gives the album a rich and varied soundscape.

Sandro Gibellini is a jazz guitarist who began his career in rock and blues before transitioning to jazz. He studied at the Centro Studi Musicali under Nino Donzelli and has collaborated with prominent Italian and international musicians such as Gianni Basso, Lee Konitz, and Gerry Mulligan. He has performed at numerous festivals, including those in Zagreb, Pori, and Havana, and was a member of the RAI big band from 1984 to 1991. Gibellini has recorded several albums, such as Felix and The Tender Trap, and has also taught guitar and ensemble music at various conservatories and workshops. Additionally, he has worked in the pop music scene with artists like Mina and Fabio Concato.

What struck me most about the Chorinhos project is the extraordinary variety of instruments used: from guitar to piano, double bass to drums, and extending to clarinet, flute, cello, harp, accordion, and vocals. This instrumental richness not only gives the album a unique depth but also perfectly captures the soul of choro, a genre that skillfully intertwines European and Brazilian influences. Although Gibellini ventures beyond traditional jazz boundaries, his distinctive jazz touch remains unmistakable, shining through in solos and improvisations that make each track lively and surprising.

In summary, Chorinhos is a captivating exploration of Brazilian music through the lens of jazz, showcasing Gibellini's versatility as both a composer and performer, and offering a significant contribution to the contemporary music scene.

All 12 tracks, composed by the guitarist himself, are meticulously arranged and feature an extensive range of instruments: from guitar to piano, clarinet to flute, and even accordion, cello, and harp. The warm and melodious female vocals add an emotional layer that further enriches the listening experience.

Among the tracks I most appreciated is undoubtedly the opener, “Eunice,” where Gibellini’s guitar intertwines harmoniously with Bombardieri’s clarinet, reflecting Gibellini's ability to evoke Brazilian traditions while maintaining his unique jazz touch.

The following track, “Águas Doces,” has a more relaxed atmosphere, with a flowing melody reminiscent of gentle water currents. The exquisite vocals and lyrics by Silvia Tognetti, along with the refined arrangement and masterful guitar work, create a delightful and contemplative listening experience.

Another splendid female voice, this time Silvia Donati’s, enhances “Tudo Somado,” a Brazilian piece that, besides the leader’s guitar, stands out for Fausto Beccalossi’s intense accordion performance.

I must also mention the marvelous waltz “Valsa in G,” where European and Brazilian influences meet, making it one of the album’s most refined moments.

In “Clio,” Gibellini explores more modern sounds, integrating elements of contemporary jazz with the choro tradition. The result is a dynamic and innovative track, demonstrating Gibellini’s ability to evolve while staying rooted in his musical influences.

Finally, “Aglaia,” which closes the album, features a lively rhythm and joyful melody, reflecting the energy and vitality typical of choro. Instrumental solos, such as Guido Bombardieri’s clarinet (featured on multiple tracks), add a touch of virtuosity, keeping the listener engaged until the very end.

These are just some of the tracks on the album … I’ll let you discover the others, and I’m confident you’ll appreciate them all. The quality of composition, tasteful arrangements, exceptional technique, and excellent recording make this work a must-listen for anyone who appreciates beauty in music.

Enjoy the music
(Luca Redapolis Paoli)

All tracks composed by Sandro Gibellini

Produced by Sandro Gibellini, Roberto Lioli, and Vittorio Bartoli

Recorded by Max Comincini at Big Tree Studio, Brescia
Mixed and mastered by Max Comincini at Studio de l’Ottava, Brescia

Artwork by Susanne Foldal