martedì 1 ottobre 2024

Lorenzo Bisogno feat. Cosimo Boni – It’s A New Day | Redapolis Music Blog

Immagine del sassofonista Lorenzo Bisogno.
Lorenzo Bisogno

 

Lorenzo Bisogno feat. Cosimo Boni – It’s A New Day (Emme Record Label, 2024)

Il jazz made in Italy continua a sfornare lavori estremamente interessanti che non sfigurano se paragonati con dischi prodotti nelle terre dove ebbe origine il tutto e a marchiare a fuoco questa mia idea ci pensa il sassofonista e compositore Lorenzo Bisogno col suo nuovo lavoro It’s A New Day, pubblicato qualche mese fa da Emme Record Label e che vede, oltre al trio, già presente nel precedente Open Spaces del 2022 ovvero Manuel Magrini al pianoforte, Pietro Paris al contrabbasso e Lorenzo Brilli alla batteria, la presenza di Cosimo Boni alla tromba.

La carriera di Bisogno è stata frutto di un lungo e impegnativo percorso. Dopo aver conseguito il diploma al Conservatorio F. Morlacchi di Perugia, ha preso parte a un programma di scambio che ha collegato il conservatorio con il Queens College di New York. 

Questa esperienza gli ha offerto l’occasione di esibirsi in locali iconici come lo "Small Jazz Club" e il "Williamsburg Music Center". Inoltre, ha ricevuto l'importante riconoscimento "The Dorothy and Morrison Grosser Award", riservato ai migliori strumentisti a fiato.

Nel 2021 ha raggiunto un altro grande traguardo, vincendo il “Premio Internazionale Massimo Urbani”. 

It’s A New Day è un lavoro molto piacevole che scorre liscio come l’acqua e che prevede dieci tracce, sei a firma di Lorenzo Bisogno due di Pietro Paris ed una ciascuno di Manuel Magrini e Cosimo Boni.

Due di questi brani sono improvvisazioni su schemi armonici di Wayne Shorter “Maybe Not” e “That Was For Albert”.

Classico e moderno si rincorrono e si fondono per tutto il disco con i due fiati sicuramente protagonisti insieme al pianoforte e una sezione ritmica precisa e dinamica e mai sopra le righe.

Tra i brani che più mi hanno colpito c’è sicuramente la traccia che apre e che intitola il disco “It’s A New Day” che vede da subito i due fiati dialogare ben supportati dal pianoforte e dalla ritmica.

Si nota da subito il grande affiatamento tra i musicisti e la grande cura negli arrangiamenti oltre la grande qualità esecutiva come dimostra la stupenda ballad “It’s An Old Day” dove tromba, sax e piano esprimono una grande liricità.

Dia De Los Muertos”, composta dal pianista Manuel Magrini è un altro brano che ho molto apprezzato per la sua immediatezza ed espressività così come la riflessiva e suggestiva “Gregò” a firma del contrabbassista Pietro Paris che regala anche un ottimo assolo.

Immagine dei musicisti.

In conclusione mi sento di consigliare a tutti gli appassionati di jazz questo lavoro che traghetta il classic jazz ai giorni nostri ed è colonna sonora consigliata per questo periodo dove il mondo ci mostra il lato più freddo e spietato … di un po' di calore abbiamo sicuramente bisogno.

Copertina del disco.

 Track List:

1. It's A New Day

2. Embers

3. It's An Old Day

4. Red Circles

5. Trying To Remember

6. Know Thing

7. Dìas De Los Muertos

8. Maybe Not

9. Gregò

10. That Was For Albert

 


 English version

Italian jazz continues to produce incredibly interesting works that hold their own when compared to records from the lands where it all began. A prime example supporting this idea is saxophonist and composer Lorenzo Bisogno with his latest work *It’s A New Day*, released a few months ago by Emme Record Label. In addition to the trio featured on his previous album, *Open Spaces* (2022) – Manuel Magrini on piano, Pietro Paris on double bass, and Lorenzo Brilli on drums – this new album also includes Cosimo Boni on trumpet.

Bisogno’s career has been the result of a long and challenging journey. After earning his diploma from the F. Morlacchi Conservatory in Perugia, he participated in an exchange program that linked the conservatory with Queens College in New York. This experience gave him the chance to perform at iconic venues such as the Small Jazz Club and the Williamsburg Music Center. He was also awarded the prestigious "Dorothy and Morrison Grosser Award," an honor reserved for top wind instrumentalists.

In 2021, he achieved another significant milestone by winning the “Premio Internazionale Massimo Urbani.” *It’s A New Day* is a delightful work that flows smoothly, featuring ten tracks: six composed by Lorenzo Bisogno, two by Pietro Paris, and one each by Manuel Magrini and Cosimo Boni.

Two of the tracks are improvisations based on harmonic frameworks by Wayne Shorter, titled "Maybe Not" and "That Was for Albert." Throughout the album, classic and modern jazz elements chase and blend seamlessly, with the two horns taking center stage alongside the piano, while the rhythm section provides precise, dynamic support without ever overstepping.

Among the tracks that stood out to me is the opening and title track, "It’s A New Day," where the two horns immediately engage in a dialogue, beautifully supported by the piano and rhythm section. Right from the start, the strong rapport among the musicians is evident, as well as the meticulous attention to the arrangements and the exceptional quality of the performance. This is exemplified in the beautiful ballad "It’s An Old Day," where trumpet, sax, and piano deliver a striking sense of lyricism.

Another piece I particularly enjoyed is "Dia De Los Muertos," composed by pianist Manuel Magrini, for its immediacy and expressiveness, as well as the reflective and evocative "Gregò" by bassist Pietro Paris, which also features an excellent bass solo.

In conclusion, I highly recommend this album to all jazz enthusiasts. It successfully bridges classic jazz with the present day and serves as the perfect soundtrack for a time when the world is showing its colder, more ruthless side… and we could all certainly use a bit of warmth.