lunedì 10 giugno 2024

Elio Tatti Quartet meets Stark Quartet – Saudade Do Brasil | Redapolis Music Blog

Ritratto di Elio Tatti.
Elio Tatti

Elio Tatti Quartet meets Stark Quartet – Saudade Do Brasil (Notami Jazz, 2024)

Elio Tatti, compositore e contrabbassista laziale pubblica il suo nuovo lavoro intitolato “Saudade Do Brasil” ed esprime il sentimento di nostalgia che prova per il Brasile, un paese che lo ha profondamente affascinato con la sua "Saudade".

Tatti lo ha vistato più volte il Brasile e ogni volta che doveva partire, sentiva dentro di sé un profondo dispiacere. Essendo musicista, ha deciso di trasformare queste emozioni in musica, creando un disco dedicato al Brasile come possibile rimedio a questa "malattia" nostalgica.

Contrabbassista, compositore, arrangiatore e direttore di Big Band Jazz, diplomato con lode in contrabbasso presso il Conservatorio Musicale di Frosinone "L. Refice", collabora con numerose orchestre sinfoniche e da camera, tra cui Petrassi, Accademia Musicale Romana, Filarmonici di Roma e l'Orchestra da Camera di Santa Cecilia. Ha partecipato alla registrazione di varie colonne sonore di Ennio Morricone, tra cui "Abramo", "Viva l'America" e "Senso 45".

Tatti ha tenuto numerosi concerti in formazione da camera, esibendosi anche per Papa Giovanni Paolo II, es ha suonato negli Stati Uniti, Canada, Argentina, Brasile, Venezuela, Inghilterra e Lussemburgo, esibendosi nei maggiori teatri del mondo, tra cui la Carnegie Hall di New York. Ha suonato come primo contrabbasso dell'Orchestra Filarmonici di Roma in un concerto con il violinista Uto Ughi per "Omaggio Roma". Ha inciso 10 CD ed ha partecipato a festival di musica classica come il Festival delle Dolomiti e Riva del Garda, oltre a festival jazz come Umbria Jazz e Vicenza Jazz.

Per realizzare Saudade Do Brasil si è avvalso della collaborazione di grandi musicisti come Giampaolo Ascolese, Michele Ascolese, Antonello Vannucchi; del quartetto di clarinetti "Stark Quartet" composto da Antonio Fraioli, Simone Saccoccio, Vinibaldo Baccari, Sergio Brusca. Il lavoro è ulteriormente arricchito dalla partecipazione di alcuni "Special Guest": Maurizio Zazzarini, Francesco Lento, Filiberto Palermini, Francesco Carlesi, Sauro Berti e l'arrangiatore d'eccezione Gerardo Lacoucci. 

Il disco, pubblicato dall'etichetta Notami Jazz, è stato registrato e mixato presso i Realtimestudios di Bracciano da Fabrizio Scarrafoni e presso il Millenium Audio Recording da Fabio Ferri.

Le dieci tracce che compongono la scaletta, di cui sei scritte dallo stesso Tatti e quattro riprese dal repertorio storico del genere, trasportano l’ascoltatore verso quella terra, il Brasile, piena di fascino e contraddizioni.

Un disco strumentale che affascina sin dalla prima traccia “Belem”, scritta da Elio Tatti e che Giampaolo Ascolese introduce con un breve ma efficace assolo di batteria per poi esplodere in una festosa samba dove i fiati e la chitarra giocano un ruolo fondamentale.

La rilettura del classico “One Note Samba” di Antonio Carlos Jobim è qui eseguita con il giusto feeling dove è possibile gustare gli ottimi interventi del piano elettrico e un pregevole assolo di basso … ottimo l’uso dei fiati a segnare la melodia.

Ecco che la traccia successiva “Astrud”, brano di Tatti dedicato alla cantante Astrud Gilberto, nota per aver interpretato la celeberrima “Ragazza di Ipanema” nell’album “Getz/Gilberto” del 1964 in compagnia di Stan Getz … una composizione molto elegante che richiama alla mente certi film degli anni ‘60.

Un’altra gran bella rilettura è quella di un altro classico del genere che risponde al nome di “Desafinado” di Jobim che Tatti e tutti i musicisti coinvolti propongono con intensità dimostrando di essere in piena sintonia col tema trattato; ed infine “Recife”, che è anche una città del Brasile e che vede protagonisti ancora il basso, il sax e la chitarra.

La maestria compositiva di Tatti fa in modo che le sue composizioni non sfigurino affatto accanto a tali classici; anzi si amalgamano perfettamente, grazie alla perizia strumentale di tutti i musicisti coinvolti ed alla passione per la terra a cui è riferito tutto il lavoro.

Per tutti coloro che amano il latin jazz, nello specifico quello brasiliano, consiglio di tuffarsi nel mare di note che Elio Tatti e i suoi musicisti offrono in questo ottimo disco.

Un plauso anche all’ottimo lavoro in sede di registrazione e mixing di Fabrizio Scarrafoni e Fabio Ferri che rendono l’ascolto molto ben definito e che ci fanno apprezzare ogni strumento registrato.

Copertina del disco.

 

Track List

1. Belem (E. Tatti)

2. Latino (E. Tatti)

3. One note samba (A. C. Jobim)

4. Astrud (E. Tatti)

5. Triste (A. C. Jobim)

6. Slow bossa (E. Tatti)

7. Desafinado (J. Gilberto) 

8. Corcovado (J. Gilberto)

9. Recife (E. Tatti)

10.Guaranà (E. Tatti)

 

ELIO TATTI Basso elettrico e Composizioni

ANTONELLO VANNUCCHI Piano e Fender Rhodes

GIAMPAOLO ASCOLESE Batteria e Percussioni

MICHELE ASCOLESE Chitarra elettrica e Acustica

ANTONIO FRAIOLI Clarinetto e Arrangiamenti

SIMONE SACCOCCIO Clarinetto

VINIBALDO VACCARI Clarinetto

SAURO BERTI Clarinetto

SERGIO BRUSCA Clarinetto Basso

FRANCESCO LENTO Tromba

MAURIZIO ZAZZARINI Sax Tenore

FILIBERTO PALERMINI Sax Alto

FRANCESCO CARLESI Keyboards 

GERARDO IACOUCCI Arrangiamenti


 

 English version:

Elio Tatti, a composer and double bassist from Lazio, has released his new work titled “Saudade Do Brasil,” expressing the sense of longing he feels for Brazil, a country that has deeply fascinated him with its "Saudade."

Tatti has visited Brazil multiple times, and each time he had to leave, he felt a deep sadness. Being a musician, he decided to transform these emotions into music, creating an album dedicated to Brazil as a possible remedy for this nostalgic "illness."

A double bassist, composer, arranger, and Big Band Jazz director, Tatti graduated with honors in double bass from the "L. Refice" Conservatory of Music in Frosinone. He collaborates with numerous symphonic and chamber orchestras, including Petrassi, Accademia Musicale Romana, Filarmonici di Roma, and the Chamber Orchestra of Santa Cecilia. He has participated in the recording of various Ennio Morricone soundtracks, including "Abramo," "Viva l'America," and "Senso 45."

Tatti has performed numerous chamber concerts, even playing for Pope John Paul II, and has performed in the United States, Canada, Argentina, Brazil, Venezuela, England, and Luxembourg, appearing in major theaters around the world, including Carnegie Hall in New York. He played as the principal double bassist of the Filarmonici di Roma Orchestra in a concert with violinist Uto Ughi for "Omaggio Roma." He has recorded 10 CDs and participated in classical music festivals such as the Festival delle Dolomiti and Riva del Garda, as well as jazz festivals like Umbria Jazz and Vicenza Jazz.

To create Saudade Do Brasil, he collaborated with great musicians like Giampaolo Ascolese, Michele Ascolese, Antonello Vannucchi; the "Stark Quartet" clarinet quartet composed of Antonio Fraioli, Simone Saccoccio, Vinibaldo Baccari, and Sergio Brusca. The work is further enriched by the participation of some "Special Guests": Maurizio Zazzarini, Francesco Lento, Filiberto Palermini, Francesco Carlesi, Sauro Berti, and the exceptional arranger Gerardo Lacoucci.

The album, published by Notami Jazz Records, was recorded and mixed at Realtimestudios in Bracciano by Fabrizio Scarrafoni and at Millenium Audio Recording by Fabio Ferri.

The ten tracks on the album, six of which were written by Tatti himself and four drawn from the historical repertoire of the genre, transport the listener to that land, Brazil, full of charm and contradictions.

An instrumental album that fascinates from the first track “Belem,” written by Elio Tatti and introduced by Giampaolo Ascolese with a brief but effective drum solo before bursting into a festive samba where the horns and guitar play a fundamental role.

The reinterpretation of the classic “One Note Samba” by Antonio Carlos Jobim is performed here with the right feeling, where you can enjoy excellent electric piano interventions and a fine double bass solo... excellent use of horns to highlight the melody.

Next is the track “Astrud,” a piece by Tatti dedicated to singer Astrud Gilberto, known for her rendition of the famous “Girl from Ipanema” in the album “Getz/Gilberto” from 1964 with Stan Getz... a very elegant composition that brings to mind certain films from the 1960s.

Another great reinterpretation is that of another classic of the genre, “Desafinado” by Jobim, which Tatti and all the musicians involved perform with intensity, demonstrating full harmony with the theme; and finally, “Recife,” which is also a city in Brazil, featuring the bass, sax, and guitar.

Tatti’s compositional mastery ensures that his compositions do not pale next to such classics; rather, they blend perfectly, thanks to the instrumental skill of all the musicians involved and the passion for the land to which the entire work is dedicated.

For all those who love Latin jazz, specifically Brazilian jazz, I recommend diving into the sea of notes that Elio Tatti and his musicians offer in this excellent album.

Kudos also to the excellent recording and mixing work of Fabrizio Scarrafoni and Fabio Ferri, which make the listening experience very well-defined and allow us to appreciate every recorded instrument.