mercoledì 22 maggio 2024

Lucia Ianniello - Keep Left And Go Straight South | Redapolis Music Blog

Ritratto di Lucia Ianniello.
Lucia Ianniello
 

Lucia Ianniello - Keep Left And Go Straight South (Filibusta Records, 2024)

Il jazz in Italia è vivo e vegeto e gode di ottima salute; ciò grazie al talento dei nostri musicisti  ed al proficuo lavoro di etichette discografiche che sfidano le regole di un mercato sempre più malato pubblicando album di qualità; ed è così che mantengono vivo il sacro fuoco dell’interesse degli appassionati sempre assetati di novità.

Non sfugge a questa categoria la Filibusta Records che pubblica l’ottimo terzo album della compositrice e trombettista Lucia Ianniello, che con “𝗞𝗲𝗲𝗽 𝗟𝗲𝗳𝘁 𝗔𝗻𝗱 𝗚𝗼 𝗦𝘁𝗿𝗮𝗶𝗴𝗵𝘁 South cala l’asso vincente.

In questo lavoro poi la musicista si cimenta anche nella scrittura dei testi, che canta con estrema bravura, oltre a firmare tutte le composizioni presenti nella tracklist

Ad accompagnarla troviamo musicisti di grande spessore come il pianista, compositore e didatta Paolo Tombolesi, il chitarrista Roberto Cervi ed il batterista Alessandro Forte, presente in quattro dei nove brani.

Si cambia strada in questo disco perché si svolta decisamente a sud in cerca di un posto ideale, migliore e realizzabile, ottenibile tramite la resistenza ed il rifiuto delle ingiustizie, del razzismo e di qualsiasi disuguaglianza sociale.

Nelle precise note di copertina possiamo leggere quanto il critico e saggista Filippo La Porta scrive: Il sud non solo come categoria geografica, ma anche morale e antropologica. Il sud di Carlo Levi, di Ignazio Silone, di Albert Camus (…); in questi autori il sud si svela come preziosa utopia: critica del nord industriale, governato dal principio di prestazione e di efficienza, immagine abbagliante di felicità e nostalgia di una vita meno repressa, percezione del confine come spazio di incontro con l’altro. Si tratta di una esperienza tangibile, per molti di noi, ma soprattutto di un mito culturale e civile capace di ispirare il comportamento di tutti».

Questo è, in sintesi, il contenuto di quest’album che incanta sin dalla prima traccia “Tide” dove il dialogo tra piano elettrico, tastiere, la tromba della leader, la chitarra elettrica ed il soffuso lavoro della batteria emozionano.

Ma il vero cambiamento di rotta, musicale ed interiore, già evidente in “South”, arriva con la terza traccia “Human Race”, ispirata al celebre brano “Strange Fruits” di Abel Meeropol e resa celebre da Billie Holiday. Il brano rievoca atmosfere arabeggianti pregne di sentimenti che rimandano ai popoli più vessati, per i quali i diritti civili sono un’opzione lontana e che vede la Ianniello anche alla voce.

Un altro brano che mi sento di portare alla vostra attenzione è “Bird Migration” con il dialogo tra organo, pianoforte e tromba, carico di sentimento.

A chiudere il lavoro è il ritmo di “Feronia” con tanto di cantato rap da parte della Ianniello che ci racconta di donne che, non senza difficoltà, lottano per affermare la propria identità.

Sono sicuro che chi segue abitualmente la musica di qualità ed il jazz contaminato non potrà farsi sfuggire questo disco che, per la qualità dei musicisti, degli arrangiamenti e della registrazione, si pone tra i lavori più interessanti degli ultimi tempi.

Copertina del disco.

 Tracklist:

Tide

South

Human Race

Together

Bird Migration

Black

Mr. L.P.

It’s raining

Feronia

 


Lucia Ianniello tromba, flicorno e voce

Paolo Tombolesi pianoforte e tastiere 

Roberto Cervi chitarre

Alessandro Forte batteria

Registrato, mixat e  masterizzato presso Freely Studio (Terracina, Italia)

Cover art: “La linea dello sguardo”, papercutting by Mery Tortolini

Artwork by Lian

 

English Version:

Jazz in Italy is alive and well, thriving thanks to the talent of our musicians and the diligent work of record labels that challenge the rules of an increasingly ailing market by releasing quality albums. This effort keeps the sacred fire of interest burning for enthusiasts always thirsty for new releases.

Among these labels is Filibusta Records, which releases the excellent third album by composer and trumpeter Lucia Ianniello. With "Keep Left And Go Straight South," she plays her winning hand.

In this work, Ianniello also ventures into writing lyrics, which she sings with great skill, in addition to composing all the tracks on the album.

She is accompanied by outstanding musicians such as pianist, composer, and educator Paolo Tombolesi, guitarist Roberto Cervi, and drummer Alessandro Forte, who features on four of the nine tracks.

This album takes a different path, decidedly turning south in search of an ideal, better, and achievable place, attainable through resistance and the rejection of injustices, racism, and any social inequality.

In the precise liner notes, we can read what critic and essayist Filippo La Porta writes: "The South not only as a geographical category but also as a moral and anthropological one. The South of Carlo Levi, Ignazio Silone, Albert Camus (...); in these authors, the South reveals itself as a precious utopia: a critique of the industrial North, governed by the principle of performance and efficiency, a dazzling image of happiness and nostalgia for a less repressed life, perception of the border as a space for meeting the other. It is a tangible experience for many of us, but above all, a cultural and civil myth capable of inspiring everyone's behavior."

This, in summary, is the content of this album, which enchants from the first track, "Tide," where the dialogue between electric piano, keyboards, the leader's trumpet, electric guitar, and the subtle work of the drums is moving.

But the true change of direction, both musically and internally, already evident in "South," arrives with the third track, "Human Race," inspired by the famous song "Strange Fruit" by Abel Meeropol and made famous by Billie Holiday.

The track evokes Arabesque atmospheres full of emotions that recall the most oppressed peoples, for whom civil rights are a distant option, with Ianniello also contributing vocals.

Another track worth mentioning is "Bird Migration," with its dialogue between organ, piano, and trumpet, loaded with sentiment.

The album closes with the rhythm of "Feronia," featuring rap vocals by Ianniello, telling the story of women who, not without difficulty, fight to assert their identity.

I'm sure that those who regularly follow quality music and jazz fusion will not want to miss this album, which, due to the quality of the musicians, arrangements, and recording, stands out as one of the most interesting works of recent times.