Lucia Ianniello |
Lucia Ianniello - Keep Left And Go Straight South (Filibusta Records, 2024)
Il jazz in Italia è vivo e vegeto e gode di ottima salute; ciò grazie al talento dei nostri musicisti ed al proficuo lavoro di etichette discografiche che sfidano le regole di un mercato sempre più malato pubblicando album di qualità; ed è così che mantengono vivo il sacro fuoco dell’interesse degli appassionati sempre assetati di novità.
Non sfugge a questa categoria la Filibusta Records che pubblica l’ottimo terzo album della compositrice e trombettista Lucia Ianniello, che con “𝗞𝗲𝗲𝗽 𝗟𝗲𝗳𝘁 𝗔𝗻𝗱 𝗚𝗼 𝗦𝘁𝗿𝗮𝗶𝗴𝗵𝘁 South” cala l’asso vincente.
In questo lavoro poi la musicista si cimenta anche nella scrittura dei testi, che canta con estrema bravura, oltre a firmare tutte le composizioni presenti nella tracklist
Ad accompagnarla troviamo musicisti di grande spessore come il pianista, compositore e didatta Paolo Tombolesi, il chitarrista Roberto Cervi ed il batterista Alessandro Forte, presente in quattro dei nove brani.
Si cambia strada in questo disco perché si svolta decisamente a sud in cerca di un posto ideale, migliore e realizzabile, ottenibile tramite la resistenza ed il rifiuto delle ingiustizie, del razzismo e di qualsiasi disuguaglianza sociale.
Nelle precise note di copertina possiamo leggere quanto il critico e saggista Filippo La Porta scrive: Il sud non solo come categoria geografica, ma anche morale e antropologica. Il sud di Carlo Levi, di Ignazio Silone, di Albert Camus (…); in questi autori il sud si svela come preziosa utopia: critica del nord industriale, governato dal principio di prestazione e di efficienza, immagine abbagliante di felicità e nostalgia di una vita meno repressa, percezione del confine come spazio di incontro con l’altro. Si tratta di una esperienza tangibile, per molti di noi, ma soprattutto di un mito culturale e civile capace di ispirare il comportamento di tutti».
Questo è, in sintesi, il contenuto di quest’album che incanta sin dalla prima traccia “Tide” dove il dialogo tra piano elettrico, tastiere, la tromba della leader, la chitarra elettrica ed il soffuso lavoro della batteria emozionano.
Ma il vero cambiamento di rotta, musicale ed interiore, già evidente in “South”, arriva con la terza traccia “Human Race”, ispirata al celebre brano “Strange Fruits” di Abel Meeropol e resa celebre da Billie Holiday. Il brano rievoca atmosfere arabeggianti pregne di sentimenti che rimandano ai popoli più vessati, per i quali i diritti civili sono un’opzione lontana e che vede la Ianniello anche alla voce.
Un altro brano che mi sento di portare alla vostra attenzione è “Bird Migration” con il dialogo tra organo, pianoforte e tromba, carico di sentimento.
A chiudere il lavoro è il ritmo di “Feronia” con tanto di cantato rap da parte della Ianniello che ci racconta di donne che, non senza difficoltà, lottano per affermare la propria identità.
Sono sicuro che chi segue abitualmente la musica di qualità ed il jazz contaminato non potrà farsi sfuggire questo disco che, per la qualità dei musicisti, degli arrangiamenti e della registrazione, si pone tra i lavori più interessanti degli ultimi tempi.
Tracklist:
Tide
South
Human Race
Together
Bird Migration
Black
Mr. L.P.
It’s raining
Feronia
Lucia Ianniello tromba, flicorno e voce
Paolo Tombolesi pianoforte e tastiere
Roberto Cervi chitarre
Alessandro Forte batteria
Registrato, mixat e masterizzato presso Freely Studio (Terracina, Italia)
Cover art: “La linea dello sguardo”, papercutting by Mery Tortolini
Artwork by Lian
English Version: