Martha J. & Chebat Quartet Featuring Giulio Corini and Maxx Furian |
Martha J. & Chebat Quartet Featuring Giulio Corini and Maxx Furian – Amelia
Chi non conosce o non ha seguito le gesta musicali della cantautrice canadese Joni Mitchell ? Credo pochi.
Un’artista che ha saputo attraversare generi diversi come il folk di inizio carriera così come la fusion jazz della seconda parte della sua vita artistica, sempre con un marchio inconfondibile che è la sua voce.
Questa introduzione è per presentare un combo jazz che è pienamente riuscito nell’impresa di rileggere 11 tracce tra le meno note della Mitchell, quelle più legate alla fusion, quando al suo fianco c’erano musicisti del calibro di Jaco Pastorius, Pat Metheny, Peter Erskine, Michael Brecker e Wayne Shorter, giusto per citarne alcuni. Loro sono i Martha J. & Chebat Quartet (voce e piano) coadiuvati da Giulio Corini al contrabbasso e Maxx Furian alla batteria.
Il disco, stupendo, si intitola Amelia e
regala la loro sensibile visione della musica della cantautrice canadese e,
partendo dal jazz, la marchiano con del classico swing blues ma anche con tanta contemporaneità.
Poi la voce di Martha è emozione pura e si immerge in questo progetto con grande sensibilità e raffinatezza così come il pianoforte acustico ed elettrico di Francesco Chebat che riesce a sintetizzare perfettamente lo stile classico con quello moderno. Inoltre la sezione ritmica col suo pulsare è abile a muoversi tra i vari mood.
Alcuni brani mi hanno particolarmente colpito pur se tutto il disco non ha nessuna caduta di tono e rimane su livelli di eccellenza.
Inizierei col brano che apre il disco “Moon At The Window” (era su Wild Things Run Fast del 1982) con la voce nitida e piena di fascino di Martha J. dove il piano di Chebat è protagonista assieme alla cantante.
“The Hissing Of Summer Lawns” (era sull’omonimo album del 1975) cambia decisamente registro andando a posizionarsi su territori Soulful con il piano elettrico a ricordarci che il brano è degli anni ’70.
I brividi salgono quando il pianoforte introduce “Amelia” (su Hejira del 1976); qui la versione jazz è emozionante e la voce di una infinita liricità.
Come non farsi trasportare dalla bellezza di “A Chair In The Sky” (presente in Mingus del 1979), stupenda jazz ballad scritta al tempo dalla Mitchell e da Charles Mingus e qui interpretata con tanto sentimento e tanta tecnica.
Infine “The Same Situation” (era su Court And Spark del 1974), che chiude questo splendido lavoro con la voce di Martha a dispensare altri brividi assieme ai suoi splendidi compagni.
Un suono nitido, limpido con arrangiamenti veramente di alto livello per un lavoro che mi sento di consigliare tanto ai fan di Joni Mitchell che ai jazzofili ma, soprattutto, agli appassionati della musica di qualità.
Biografia Martha J.
Cantante fine e versatile dal timbro vellutato e ammantante, unitamente a una coinvolgente levità interpretativa, Martha J. colleziona una serie di prestigiose collaborazioni in studio di registrazione e dal vivo al fianco di musicisti blasonati in ambito nazionale e internazionale come Maxx Furian, Antonio Zambrini, Tino Tracanna, Ellade Bandini, Attilio Zanchi, Tony Arco, Lele Melotti, Giulio Corini, Francesco Chebat, Guido Bombardieri, Francesco D’Auria, Carol Sudhalter, Larry Ray, Richard Lanham, solo per elencarne alcuni. Oltre a esibirsi in tutta Italia, Martha J. si segnala per il suo talento in Canada, Svizzera, Croazia. Mentre per ciò che riguarda il mondo radiofonico e televisivo annovera svariate esperienze in Rai, Mediaset e Sky.
Biografia Francesco Chebat
Francesco Chebat è un pianista dalla spiccata sensibilità di tocco e dalla notevole raffinatezza armonica e interpretativa, oltre a essere un ottimo arrangiatore. Durante il suo percorso artistico stringe molte collaborazioni degne di nota con jazzisti di statura nazionale e mondiale quali Dave Weckl, Tino Tracanna, Attilio Zanchi, Gianluigi Trovesi, Maurizio Giammarco, Giovanni Falzone, Riccardo Fioravanti, Maxx Furian, Yuri Goloubev, Paolo Tomelleri, Luca Meneghello, Javier Girotto, Andrea Tofanelli, Tony Arco, Enrico Intra, Kyle Gregory, Paolo Pellegatti, JW Orchestra (diretta da Marco Gotti) e tanti altri ancora. Chebat è assai apprezzato anche all’estero, in particolare in Svizzera e in Croazia.
Versione in inglese
Who doesn't know or hasn't followed the musical exploits of the Canadian singer-songwriter Joni Mitchell? I believe very few.
An artist who has been able to traverse different genres, from the folk of her early career to the jazz fusion of the second part of her artistic life, always with an unmistakable signature, which is her voice.
This introduction is to present a jazz combo that has successfully undertaken the task of reinterpreting 11 tracks among the less known of Mitchell, those more connected to fusion when she was accompanied by musicians of the caliber of Jaco Pastorius, Pat Metheny, Peter Erskine, Michael Brecker, and Wayne Shorter, just to name a few. They are the Martha J. & Chebat Quartet (voice and piano) assisted by Giulio Corini on double bass and Maxx Furian on drums.
The album, wonderful, is titled "Amelia" and offers their sensitive vision of the music of the Canadian singer-songwriter, marking it with classic swing blues but also with a lot of contemporaneity, starting from jazz.
Then Martha's voice is pure emotion and immerses itself in this project with great sensitivity and refinement, just like the acoustic and electric piano of Francesco Chebat, who manages to perfectly synthesize the classical style with the modern one. Furthermore, the rhythm section with its pulsating beats is skillful in moving between various moods.
Some tracks particularly struck me, although the entire album has no drop in quality and remains at excellent levels. I would start with the opening track "Moon At The Window" (from "Wild Things Run Fast" in 1982) with Martha J.'s clear and charming voice where Chebat's piano takes center stage alongside the singer.
"The Hissing Of Summer Lawns" (from the eponymous album in 1975) changes the tone significantly, moving into soulful territories with the electric piano reminding us that the song belongs to the '70s.
Chills rise when the piano introduces "Amelia" (from "Hejira" in 1976); here, the jazz version is emotional, and Martha's voice is of infinite lyricism.
How not to be carried away by the beauty of "A Chair In The Sky" (from "Mingus" in 1979), a stunning jazz ballad written by Mitchell and Charles Mingus at the time, interpreted here with so much feeling and technique.
Finally, "The Same Situation" (from "Court And Spark" in 1974), which closes this splendid work with Martha's voice delivering more chills along with her splendid companions.
A clear, crystal-clear sound with truly high-level arrangements for a work that I feel confident recommending to both Joni Mitchell fans and jazz enthusiasts, but above all, to those passionate about quality music.