Marta De Lluvia |
Marta De Lluvia – La Festa Che Non C’era (autoproduzione, 2023)
Sicuramente
la musica d’autore e di assoluta qualità continua ad essere prodotta nel nostro
Paese ... il problema è che oggi viene proposta tramite etichette indipendenti o, addirittura,
con autoproduzioni come nel caso de “La Festa Che Non C’era”, stupendo
album della cantautrice e poetessa Marta De Lluvia e bisogna cercarla per poterla ascoltare ed aprezzare ... nessun media nazionale la propone e questo è veramente un vero peccato perchè opere come questa andrebbero portate ad un vasto pubblico perchè il bello va condiviso con più persone possibili ... questa è cultura.
Il lavoro, pubblicato ad Ottobre dell’anno appena concluso, segue l’altrettanto ottimo “Grano” uscito per Orange Home Records nel 2019.
Ad aiutare l’artista in questa nuova produzione e negli arrangiamenti troviamo Edoardo Petrelli e Federico Ferrandina che si è occupato anche degli arrangiamenti degli archi.
Ma vediamo di conoscere meglio Marta De Lluvia: Recanatese ha vissuto in Germania e in Belgio e ha intrapreso diversi viaggi in Russia. Fin da giovane ha dimostrato una passione per la composizione di poesie e canzoni, dedicandosi allo studio del canto e della chitarra classica. Mentre coltivava la sua inclinazione per la musica, ha mantenuto viva l'interesse per la poesia e per le lingue straniere. Il suo percorso musicale l'ha portata dalla musica classica, passando per lo studio del jazz, fino a immergersi nel mondo della musica d'autore.
Nel 2013 ha dato alle stampe la sua prima raccolta di poesie intitolata "In sé maggiore". Nel 2017 ha ottenuto il riconoscimento come Miglior Testo alla XIII edizione del Premio Bianca D’Aponte a Città di Aversa. Il suo debutto discografico, l'album "Grano", è uscito nel 2019 sotto l'etichetta Orange Home Records e ha raggiunto la finale della Targa Tenco nella categoria Miglior Opera Prima. Nel corso del lavoro su questo album, ha collaborato con artisti di rilievo come Giua, Armando Corsi e Stefano Cabrera dei Gnu Quartet.
Nel 2020 è stata selezionata come finalista al concorso "L’Artista che non c’era". L'anno successivo, nel 2021, ha conquistato il terzo posto al prestigioso Premio Gianmaria Testa nel contest del Festival di Moncalieri. La sua carriera artistica continua a essere caratterizzata da successi e riconoscimenti che sottolineano la sua versatilità e la profondità delle sue creazioni.
Le dodici tracce che compongono la scaletta di “La Festa Che Non C’era” sono racconti autobiografici che sono stati finalizzati duranti il periodo difficile della pandemia.
Ne esce un quadro di forti emozioni grazie all’espressiva voce di Marta De Lluvia , alla poetica dei testi ed agli arrangiamenti sempre raffinati e puliti, mai sopra le righe.
Ho voluto mettermi a nudo nella scrittura e nell’interpretazione - prosegue la cantautrice - venendo a contatto, senza paura, con i picchi e le voragini della mia interiorità. È un disco che vuole toccare, che vuole arrivare, che vuole far sentire o ri- sentire quei sentimenti a chi lo ascolta; un disco che vuole raccontare e legittimare l’esperienza della vulnerabilità.
Un disco antico e moderno allo stesso tempo, composto da autentiche perle che conducono l’ascoltatore in un viaggio dove i sentimenti sono raccontati con passione dall’artista e coinvolgono chiunque abbia la fortuna d’incrociarli.
I suoni sono tendenzialmente acustici ma non mancano lievi incursioni nell’elettronica che li attualizza con la melodia sempre protagonista assoluta.
Ho apprezzato tutto il lavoro ma se devo consigliare dei brani non posso non incominciare con “Domestica Duna”, dove la bella voce della De Lluvia e supportata da un bel incrocio di tastiere e percussioni oppure la chitarra poi seguita dagli archi e dal pianoforte che l’accompagna in “Cercasi Miracoli” … “Lettere da un’altra vita-spiccioli per la giornata - gioia in fasce, appena nata.
Desidero, inoltre, segnalarvi anche la bellezza di “C’è Di Più” che mi porta alla mente un’altra bravissima cantautrice che risponde al nome di Carmen Consoli … Un Contrabasso, un pianoforte e poco altro per accompagnare una voce stupenda ed una altrettanto toccante melodia.
C’è spazio anche
per un brano cantato in inglese “Second Hand” una canzone dal forte accento malinconico che racconta del processo naturale della vita che poi termina con la morte.
In conclusione sono a consigliarvi di ascoltare questo scrigno di poesie in musica che meriterebbe di stazionare nelle posizioni alte delle classifiche nazionale ma, come purtroppo spesso accade, il bello noi lo releghiamo a pochi intimi.
Track List:
Domestica duna
La festa che non c’era
Mare
Verrà settembre
Cercasi miracoli
Un centimetro al mese
In amore
Malerba
Bastava la città
C’è di più
Second hand
Miele
Marta De Lluvia: voce e chitarra classica
Francesco de Rubeis: batteria e percussioni
Marco Zenini: contrabbasso e basso elettrico
Federico Ferrandina: chitarra classica
Paolo Ceccarelli: chitarre acustiche ed elettriche
Edoardo Petretti: pianoforte, tastiere, fisarmonica e programming
Angelo Maria Santisi: violoncello
Francesco Fratini: tromba