Luca & The Tautologists – Paris Airport ‘77
Sono diversi giorni che sono piacevolmente sommerso dalle note del disco di Luca & The Tautologists, collettivo che vede come base quattro amici e musicisti meravigliosi che rispondono al nome di Ruben Minuto, impegnato al basso, alle seconde voci, al mandolino ed alla chitarra solista (con Luca già nei Lonesome Duo e nella Ruben Minuto Band), Leandro Diana, chitarra elettrica e slide che si integra in modo efficace con la varietà di stili musicali presenti nell'album e ricambia il contributo da parte dello stesso Luca, con elettrica e lapsteel, alla registrazione del suo nuovo album Bring It On, Deneb Bucella alla batteria (Jazz Lab Orchestra, Nation of Giants, Goodwines) e, ovviamente Luca Andrea Crippa che si occupa delle composizioni, chitarre e voce solista.
A loro si aggiungono, in alcuni brani, Riccardo Maccabruni al piano, Lele Ledda aka ZOWA che si occupa della base elettronica in “ Winter Heights & My Falldowns” ed in fine Marcello Cosenza alla chitarra in “From Dawn Till Late”.
Luca Andrea Crippa con questo gran bel gruppo di musicisti amici ha generato l'album Paris Airport ’77, primo di quattro uscite che, a quanto ho avuto modo di leggere, saranno diverse le une dalle altre.
"Le quattordici tracce che compongono l'album presentano una qualità compositiva, strumentale e vocale di alto livello, con esecuzioni molto valide da parte di tutti i musicisti coinvolti."
Non ci troviamo al cospetto del sound country e southern come ci ha abituato Luca Andrea Crippa bensì ad una serie di canzoni dal mood urbano dove brani più movimentati si alternano a ballad di grande impatto emotivo.
Molto bella la tittle track che apre il disco e che vede le chitarre subito protagoniste,la sezione ritmica che viaggia alla garnde, la voce molto efficace ed il piano a ricamare il tutto...ed è subito grande musica.
Ho gradito molto anche “There’s A Time That Never Ends”, ballad dal tempo sostenuto e condita da grandi armonie vocali così come l’intrigante “Is It All That I Learnt” dal mood più pacato e sempre condotta magistralmente da chitarre, voce e piano.
Sempre tra le mie favorite trova posto la ballad acustica “There Was A Time” tuuta giocata tra gli strumenti a corda ed il piano…grande l’interpretazione vocale di Crippa.
Infine vorrei citare “From Dawn Till Late” che chiude il disco in bellezza e ci da conferma della bravura compositiva e strumentale dei Nostri.
Tutte le tracce sono comunque di livello superiore e lascio a voi la sorpresa della scoperta, consigliandovi l’ascolto totale del disco e, perché no, l’acquisto dello stesso.
Un disco che profuma d’ America ma non quella rurale ma quella delle città con tutte le loro contraddizioni, magari vissuta di notte in qualche club fumoso ma pieno di umanità.
Il disco è stato registrato dal 7 al 11 giugno 2023 a Buccinasco (MI) presso i RecLab Studios di Larsen Premoli, ottimamente coadiuvato da Mirko Ripoldi. Il cd include un booklet di 12 pagine con tutti i testi e le line-up brano per brano, impreziosito dal bel artwork del fotografo Giuliano Plorutti.
Track List:
Paris Airport ’77
Dreams Become Promises
Things Got Their Name From A Spell (part 1)
There’s A Time That Never Ends
Same Old Youngster
Undelivering
Is It All That I Learnt
Winter Heights And My Falldowns
There Was A Time
Things Got Their Name From A Spell (part2)
The Man In The Wool Overcoat
Flowers And Sunshine
Things Got Their Name From A Spell (coda)
From Dawn Till Late