Frank Pilato - Spettri (2016)
Frank Pilato è un chitarrista e polistrumentista tra i protagonisti, tra l'altro, dell'ottimo album tributo ad Allan Holdsworth "Y.O.U. Allan Holdsworth Tribute" uscito quest'anno per Lizard Records.
Ora, sempre Lizard Records, distribuisce "Spettri", uscito nel 2016 e prodotto da Frank Pilato con Regione Toscana, ControRadio & Toscana 100 Band.
Ad aiutare Frank Pilato che suona le chitarre troviamo gli ottimi Francesco Micieli alla batteria, Luca Giachi al basso, Lorenzo Furieri alle tastiere e Stefano Chianucci alla voce ed alle liriche in Golden Vanity.
Un disco che, se non lo avete acquistato all'epoca, vi consiglio di farlo ora perchè se amate il jazz rock, la fusion e tutta la musica di qualità saprà saziarvi...ve lo garantico.
Comunicato Stampa:
Spettri non è altro che un breve e intenso percorso iniziatico in sei lunghe tappe: una raccolta artistico emozionale in continua trasformazione.
Una vera e propria metamorfosi atta a provocare una chiara reazione di consapevolezza che evoca paure e spinge consapevolmente verso una possibile risoluzione dei blocchi emotivi del genere umano.
Ogni traccia parla di uno specifico stato dell'anima: i sentimenti, le paure e gli spettri in tutte le loro sfumature sensibili e sottili.
Album registrato, mixato e masterizzato in 6 giorni utilizzando i primi due takes di ogni sessione: è a tutti gli effetti un EP Live.
Questo lavoro è stato prodotto interamente dalla Regione Toscana in collaborazione con Toscana100band e ControRadio.
"6711 Yucca st".
Il titolo non è altro che la prima residenza dell’autore durante la sua permanenza a Los Angeles al 6711 Yucca st a Hollywood.
Questo brano racchiude molte influenze che vanno dal rock, al jazz alla fusion.
"Spettri" è una raccolta di pensieri, concetti, idee di momenti particolari della vita di ognuno di noi.
Lo Spettro con cui prima
o poi ognuno di noi è stato costretto a confrontarsi.
"Oktophobie" ispirato all'Oktophonie di Karlheinz Stockhausen rappresenta il riassunto delle paure umane.
"Psicomagia" è tratta dal pensiero di Alejandro Jodorowsky e
questo brano è il frutto di un’improvvisazione ispirata da un Live di Jeff
Beck.
"Golden Vanity" non è altro che il "riconoscimento del
sacro " sotto forma di dedica al grande Maestro Miceli scomparso pochi
anni fa.
"L'Innamorato", è anch’essa un’improvvisazione ed esprime quella
particolare condizione che invita a riflettere e interrogarsi sulla propria vita emotiva.
Composer – Editing – Mix – Master a cura di Frank Pilato.