sabato 12 agosto 2023

Recensione | Where Angels Fear To Tread - Mink DeVille

Immagine dell'artista

 

Mink DeVille | Where Angels Fear To Tread  (1983) 

Se c’è una cosa stimolante e coinvolgente nel Rock è il suo continuo cambiar pelle contaminandosi con altri generi musicali e l’adattarsi allo specifico periodo storico e culturale che la sua pur breve vita (70 anni) ha attraversato.

Un musicista che ha saputo assorbire e fare propri questi cambiamenti senza svendersi ai compromessi commerciali è Willy DeVille.

Nato musicalmente nel periodo culturale e musicale del Punk (famose le esibizioni col suo gruppo nel noto locale newyorchese CBGB situato nel Lower East Side di Manhattan) ma con un profondo amore per il Blues di Muddy Waters e  John Lee Hooker ed il R&B riuscì a creare una ricetta musicale del tutto personale contaminando il rock irruento con i suoni e gli umori del Sud degli USA  ed, in seguito, con la musica caraibica e latina.

Questo mélange di colori in musica li realizza col suo gruppo Mink DeVille e con loro incide sette album dall’esordio del 1976 all’ultimo capitolo del 1985 e successivamente con ottimi album a suo nome e sempre con musicisti diversi.

Una carriera, la sua, di qualità elevata ma, a causa della sua testardaggine nel non volersi piegare alle regole del business che lo voleva più commerciale lo hanno trascinato in quei vicoli bui del mercato da dove non ne è più uscito.

Quindi una carriera costellata da splendidi album di elevata qualità artistica ma sempre ai margini del mercato e conclusasi con la sua morte prematura avvenuta nel 2009.

Il disco che andiamo ad esaminare è il settimo della discografia del suo gruppo Mink DeVille del 1983 ovvero “Where Angels Fear To Tread”.

Ci sono luoghi dove anche gli angeli non passano. Willy li frequenta facendo suoi tutti gli umori e disagi di chi li vive e li canta con la sua voce dolorosa e piena d’amore.

Un album che è marchiato a fuoco dalla sua personalità che miscela suoni urbani con umori ispanici.

Si parte con Each Word’s A Beat Of My Heart brano mid-tempo dal suono che richiama un po' lo Springsteen del periodo ma sempre eseguito in modo personale. Si prosegue con River Of Tears ballata soul con sapori latini che la attraversano.

Il pezzo forte del disco è Demasiado Corazon dall’irresistibile sound mariachi punteggiato da una sezione fiati e dalle percussioni. Un brano col quale Willie DeVille verrà identificato per tutta la sua carriera.

Segue un R&B dal notevole groove  che si intitola Lilly’s Daddy’s Cadillac. Con Around The Corner ci si immerge nel lato romantico del nostro...una ballata molto intensa sempre infarcita da atmosfere latine.

Pick Up The Pieces ci riporta su suoni più urbani ma con un’ottima melodia e la voce di Willy che fa la differenza.

Il brano successivo Love’s Got A Hold On Me è un altro R&B con un bel botta e risposta tra la voce solista ed il coro. 

Keep Your Monkey Away From My Door è un Rock meticcio con una fisarmonica a dettare la melodia.

Il disco prosegue col Rock’n’Roll di Are You Lonely Tonight tutto ritmo e grinta. 

L’album si conclude con The Moonlight Let Me Down ballata soul anni ‘50 interpretata con molto phatos da Willie DeVille.

In conclusione un altro grande album dei Mink DeVille. Seguiranno, dopo l’ultimo disco del 1985 del gruppo, ancora diversi lavori di altissimo livello tutti a nome Willy DeVille.

Per tutti i romantici, i sognatori ed i looser che vagano nella notte in cerca di risposte e di serenità sempre con una bottiglia di Tequila in una mano ed una rosa nell’altra. (Luca Redapolis Paoli)

Copertina del disco

   Tracklist:

 Each Word's a Beat of My Heart (3:27)
 River of Tears (3:27)
 Demasiado Corazon (Too Much Heart) (3:38)
 Lilly's Daddy's Cadillac (4:38)
 Around the Corner (2:34)
 Pick Up the Pieces (3:18)
 Love's Got a Hold on Me (2:54)
 Keep Your Monkey Away from My Door (3:14)
 Are You Lonely Tonight? (3:04)
 The Moonlight Let Me Down (5:24)