Choice Quartet – Battiti Asincroni Vol. 1 (Isulafactory, 2023)
La rete di appassionati di musica e di professionisti del settore spesso sono indispensabili per aiutarmi a scoprire perle sonore. Senza di loro, come molti altri, mi perderei preziose gemme musicali, cosa che sarebbe davvero un peccato.
Dischi come “Battiti Asincroni” del Choice Quartet stanno a testimoniare che la musica di qualità, nel Nostro Paese, è viva e vegeta.
Un jazz che si contamina coi suoni del mondo e che ti porta in giro per i continenti è quanto di più stimolate ti possa regalare la musica.
Il quartetto è formato da Roberto Barni alla batteria, Armando Barni al sax alto, Sergio Battaglia al sax tenore e Massimiliano Gintoli al basso elettrico.
Nel sito del gruppo Roberto Barni scrive che: "Il titolo di questo progetto, “Battiti asincroni”, intende testimoniare la mia predilezione e profonda fascinazione per i tempi dispari, che si fondono in una danza scomposta ma metodica, un gioco che trae la sua liceità dalla libertà che la musica, e in particolare il jazz, concede e auspica a se stessa. Queste note e questi ritmi sono il mio omaggio a quella dea che ha scandito i battiti di tutta una vita".
Ma andiamo a conoscere meglio i quattro musicisti:
Roberto Barni: Fin da sempre, la musica ha costituito la sua più grande passione. Sin dal 1963, all'età di soli sei anni, ha iniziato a studiare batteria insieme a suo padre, e a otto anni ha aggiunto la chitarra alla sua formazione. A nove anni, ha iniziato a suonare la batteria in vari gruppi locali, acquisendo esperienza in diversi generi musicali all'epoca in voga, come la musica leggera, la bossa nova e gli standard jazz nei locali notturni della zona. Negli anni '70, ha suonato in formazioni di rock progressivo e hard rock. L'arrivo della disco music nei primi anni '80 lo ha "deviato" definitivamente verso il jazz, formando gruppi jazz-fusion in cui suonava la chitarra e concentrandosi principalmente sul repertorio di Pat Metheny. Nei primi anni '90, ha affrontato un'altra svolta: ha iniziato lo studio del contrabbasso, che lo ha portato a suonare esclusivamente in formazioni jazz. Nel 2010, è tornato al suo primo amore, la batteria, formando il Choice Quartet, con il quale esegue esclusivamente brani da lui composti.
Armando Barni: Appena quattro giorni dopo la sua nascita, suo padre Roberto gli fece ascoltare per la prima volta "Naima" di John Coltrane: fu l'inizio del suo profondo attaccamento e della sua instancabile dedizione al jazz. Il desiderio di salire sul palco come suo padre, batterista, chitarrista e contrabbassista, iniziò a diventare realtà quando, a dodici anni, iniziò a studiare il sassofono contralto nella banda musicale della sua città natale, Modica. Fin da giovane, si esibì sia in duo nel progetto Jazzar (con suo padre al contrabbasso) che con numerosi artisti del panorama jazzistico del sud-est siciliano. L'amore per la musica lo portò ad esplorare nuovi generi musicali e a far parte di band di progressive rock, funky, soul e reggae. L'inizio della sua vita universitaria a Bologna e i suoi soggiorni di studio all'estero a Lipsia, Vienna e Belgrado gli permisero di conoscere musicisti provenienti da tutto il mondo e di sperimentare nuove esperienze con band di musica ska, flamenco e cumbia. Dal 2010 fa parte del progetto Choice Quartet, un gruppo che esegue brani originali composti da suo padre Roberto.
Segio Battaglia: Nato a Modica (RG) nel 1985 è un sassofonista e compositore. Dopo aver conseguito il Diploma di Sassofono V.O. presso il Conservatorio A. Scontrino di Trapani, si è specializzato negli studi legati alla musica jazz, ottenendo il Diploma accademico di II Livello in Sassofono Jazz presso il conservatorio "Tchaikovsky" di Nocera Terinese sotto la guida del Maestro Carlo Cattano, conseguendo il massimo dei voti e una menzione speciale. Le sue esperienze e la partecipazione a numerosi corsi di perfezionamento e Masterclass con Maestri come Carlo Cattano, Jimmy Weinstein, Joris Teepe, Steve Altemberg, Paolo Porta, Max Ionata e altri, gli hanno permesso di diventare insegnante di musica e sassofonista. Possiede competenze in teoria musicale, sassofono classico e jazz, e ha partecipato attivamente a vari contest e concorsi musicali, vincendo diversi premi in ambito musicale.
Massimiliano Gintoli: Il suo percorso musicale ha avuto inizio come autodidatta, affascinato dalle sonorità del rock progressive e dagli esperimenti iniziali della fusion jazz-rock. Coinvolto in diverse band di questo genere, ha accumulato esperienze live e di registrazione in studio. Con il passare del tempo, la sua attenzione si è spostata verso il jazz e le sue varie influenze, rendendosi conto dell'importanza di ricevere lezioni individuali per coltivare la sua passione.
Ha partecipato a diverse masterclass di approfondimento con musicisti di diverse discipline, ampliando così il suo bagaglio musicale. Nel 1990 è entrato in possesso dell'album "Mingus", pubblicato circa un decennio prima, che vede la cantautrice Joni Mitchell collaborare con grandi artisti come Jaco Pastorius al basso, già noto per il suo lavoro con i Weather Report. Questo album lo ha colpito profondamente, suscitando in lui una forte passione per il basso.
Ha collaborato con diverse cover band e formazioni rock-funky, tra cui spicca il progetto "Nefta", con il quale ha registrato l'album "Aguafunk" nel 1993. Alla fine degli anni '90, si appassiona alla world music e alle sonorità mediterranee. Durante un progetto condiviso, ha incontrato Roberto Barni, che aveva appena completato un suo progetto musicale, dando così vita a una collaborazione con il Choice Quartet.
Ascoltando “Battiti Asincroni” si incontrano tutte le esperienze ed il back ground dei musicisti che, partendo dal jazz, incrociano la world music, la fusion ed il prog inteso come attitudine a spingersi oltre lo steccato del “già sentito” offrendo all’ascoltatore un viaggio multi colore che non si vorrebbe finisse mai.
La sezione ritmica non è solo il motore, ma anche il battito cardinale che fa respirare la musica e dona quella spinta irresistibile che coinvolge e emoziona.
I due sax interagisco, si rincorrono per poi ritrovarsi e lasciano assoli di gran pregio che è un piacere ascoltare.
Tutte le otto tracce (composte da Roberto Barni) che compongono il disco sono di livello superiore grazie anche alla precisa produzione, alla qualità delle composizioni e alla competenza dei musicisti che non fanno a gara a chi è il più bravo ma mettono la loro qualità di musicisti in funzione della musica … lascio a voi il piacere ed il gusto di scoprirle.
Allora lasciatevi trascinare in questo viaggio da “Battiti Asincroni” che vi porterà a vistare il mediterraneo, l’Africa, i Balcani ed i locali notturni di New York.
Buon viaggio … pardon, buon ascolto.