Dodicesimo appuntamento con 50 dischi del prog dopo 50 anni dall’uscita.
All’interno dell’articolo il link per la playlist Youtube creata con l’album sul canale dell’associazione culturale Trasimeno Prog (non dimenticate di visitare il canale in ogni caso e di iscrivervi, se potete).
“Dedicato a Giovanna G.”, pubblicato nel 1972, è il primo album degli Hunka Munka.
Sotto questo strano nome si cela il tastierista Roberto Carlotto, all’epoca un perfetto sconosciuto, almeno finché non è stato – tra il 1974 ed il 1977 – un membro dei Dik Dik.
Il musicista si era fatto valere in Inghilterra dove era riuscito ad aprire concerti per Rod Stewart ed i Colosseum; nel nostro paese, una volta rientrato, ha fatto parte dei Big 66 e i Cuccioli e per un breve periodo dell'Anonima Sound di Ivan Graziani.
Quindi ha pubblicato per l’etichetta Ricordi il suo primo 45 giri "Fino a non poterne più" nel 1970 e
nel 1972 l’album “Dedicato a Giovanna G.”, con lo pseudonimo Hunka Munka; il disco si distingue già dalla copertina dove è raffigurato un water.
Carlotto incrocia nuovamente Ivan Graziani ed è presente anche Nunzio "Cucciolo" Fava degli Osage Tribe.
Capisaldi del lavoro sono la voce particolare ed espressiva dell’artista e la sua perizia tecnica come tastierista, anche se decisamente magniloquente.
Dal disco viene estratto il 45 giri "Io canterò per te/Cattedrali di bambù", che sono tra gli episodi migliori; per quanto riguarda gli altri brani riascoltando il lavoro traspare questo carattere melodico della voce che ricorda a tratti lo scomparso Demis Roussos degli Aphrodite’s Child, che tanto successo riscosse in Italia, e sinceramente non trovo altro da segnalare.
Un buon album melodico, ma il termine prog è forse un po' forzato se escludiamo l’impiego dello strumento principale, le tastiere, ed il buon uso che ne fa Carlotto.
La formazione che suona nell’album comprendeva: Hunka Munka / Roberto Carlotto, voce e tastiere; Ivan Graziani, basso, chitarra e cori; Nunzio “Cucciolo” Fava, batteria.
Buon Ascolto !