Di Alfredo Buonumori - Vivo Umbria
Decimo appuntamento con 50 dischi del prog dopo 50 anni dall’uscita.
All’interno dell’articolo il link per la playlist Youtube creata con l’album sul canale dell’associazione culturale Trasimeno Prog (non dimenticate di visitare il canale in ogni caso e di iscrivervi, se potete).
“Topi o uomini”, pubblicato nel 1972, è il secondo album dei Flea.
Strana storia quella di questa formazione siciliana; la caratteristica peculiare sta nell’aver prodotto tre lavori, ognuno con un nome differente: nel 1971 Flea on the honey e l’album omonimo, quindi il disco di cui parliamo in queste righe, “Topi o uomini” come Flea ed infine nel 1975 assumendo la denominazione di Etna per un altro album omonimo.
Per motivi promozionali la band veniva promossa utilizzando nomi inglesi per i musicisti come Tony, Charlie, Nigel e Dustin.
Il gruppo partecipò al Festival Pop di Viareggio del 1971; il sound del primo album, cantato in inglese, volgeva lo sguardo verso l'hard rock.
Dopo aver preso parte al festival di Villa Pamphili il nome fu abbreviato e venne realizzato il secondo album, “Topi o uomini”.
Il disco fu pubblicato dalla Fonit e stavolta la struttura del lavoro assume le caratteristiche più consone al prog, presentando soltanto quattro brani: l’omonimo ad occupare l’intera prima facciata ed altri tre sul secondo lato.
Si cambia pure proponendo il canto in italiano e sono presenti lunghe porzioni strumentali; a differenza dell’album precedente ci si sposta verso lidi vicini al jazz-rock; soltanto il primo brano del secondo lato, “Amazzone a piedi" ha sentori che si rifanno all’hard rock; un disco da rivalutare.
La formazione che suona nell’album comprendeva: Antonio Marangolo, tastiere ed armonica; Carlo Pennisi, chitarra, mandolino e voce; Elio Volpini, basso, sax soprano e voce; Agostino Marangolo, batteria, vibrafono e percussioni.