Di Alfredo Buonumori - Vivo Umbria
Ottavo appuntamento con 50 dischi del prog dopo 50 anni dall’uscita.
All’interno dell’articolo il link per la playlist Youtube creata con l’album sul canale dell’associazione culturale Trasimeno Prog (non dimenticate di visitare il canale in ogni caso e di iscrivervi, se potete).
“Aria”, pubblicato l’8 giugno del 1972, è il primo album del cantautore Alan Sorrenti.
Il disco, che all’epoca ottenne consenso da pubblico e critica, è il più riuscito del musicista napoletano.
La title track “Aria” occupa l’intero primo lato del disco; nei circa 20 minuti del brano, una vera e propria suite, come era uso in quel momento dove la musica si liberava dal giogo della forma canzone dei 3 minuti per allargarsi verso orizzonti più ampi, la voce di Sorrenti è protagonista.
Influenze relative al prog che stava avanzando, con particolare riferimento ai VDGG ed alla voce del leader Peter Hammill sono abbastanza evidenti, tuttavia la proposta, per il mercato nazionale era innovativa; atmosfere rarefatte e movimentate si uniscono e si scompongono; il brano è nobilitato dalle presenze del prestigioso violinista Jean Luc Ponty e di un giovane batterista / percussionista napoletano, Tony Esposito.
La seconda facciata è aperta da “Vorrei incontrarti”, con la voce ancora in evidenza nel suo dialogare con le chitarre acustiche; per me a tutt’oggi un brano splendido; senz’altro quello di Sorrenti che più apprezzo.
E’ poi la volta di due lunghe tracce; prima “La mia mente”, dove l’artista da nuovamente sfoggio della sua capacità vocale con le tastiere a punteggiare; quindi il disco termina con “Un fiume tranquillo”, con atmosfere simili al brano precedente che si appoggiano però sulla tromba di André Lajdli e sulle percussioni.
“Aria” è stato inserito alla posizione numero 52 nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre secondo Rolling Stone Italia.
La formazione che suona nell’album comprendeva: Alan Sorrenti, voce chitarra acustica; Tony Esposito, batteria e percussioni; Vittorio Nazzaro, basso e chitarre; Albert Prince, tastiere; Martin Paratore, chitarra acustica; Luciano Cilio, pianoforte; Tony Bonfils, contrabbasso; Jean-Luc Ponty, violino (traccia 1); Andrè Lajdli, tromba; Jean Costa, trombone
Buon ascolto
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