Di Alfredo Buonumori - Vivo Umbria
Terzo appuntamento con 50 dischi del prog dopo 50 anni dall’uscita.
All’interno dell’articolo il link per la playlist Youtube creata con l’album sul canale dell’associazione culturale Trasimeno Prog (non dimenticate di visitare il canale in ogni caso e di iscrivervi, se potete).
“First Base”, pubblicato nel novembre del 1972, è l’album d’esordio degli inglesi Babe Ruth.
Il gruppo si formò nel 1970 con Alan Shacklock, Janita "Jennie" Haan e Dave Hewitt assumendo il nome dal cognome del chitarrista, Shacklock; la successiva denominazione prende spunto dal campione americano di baseball Babe Ruth e non è un caso che anche il titolo dell’album si riferisca a quel mondo.
Poi si aggiunsero Dick Powell e Dave Punshon e registrarono l’album in questione contenente da un robusto rock blues con venature prog.
La copertina, a firma di Roger Dean, noto in particolare per le immagini legate agli Yes, ritrae un astronauta che gioca a baseball.
L'apertura del disco è affidata a “Wells Fargo" (singolo di successo anche negli Stati Uniti), dove sono da ricordare la voce di Jennie Haan, la chitarra ed il sax che cesellano ottimi spunti.
"The Runaways" è una ballata caratterizzata da piano ed atmosfera orchestrale. Molto buona la voce della cantante; nel brano alla batteria suona Jeff Allen.
La traccia conclusiva della prima facciata dell’album è una riproposizione di "King Kong" di Frank Zappa, brano strumentale molto ben eseguito dal gruppo.
Anche la seconda facciata è aperta da una cover; si tratta di "Black Dog" di Jesse Winchester, un’altra ballata dalle venature blues e connotazioni prog dove spicca la chitarra di Shacklock.
Penultimo brano è "The Mexican" che contiene all’interno estratti di "Per qualche dollaro in più" dalla colonna sonora del film di Ennio Morricone.
Piano elettrico e percussioni sono i protagonisti all’inizio mentre nella seconda parte la chitarra fa la sua parte; anche questo brano ha ottenuto consensi come singolo in America.
"Joker" è la traccia conclusiva, anche questa di lunga durata, oltre sette minuti, come diverse altre nel disco; un riff di chitarra apre il brano; i vocalizzi della cantante e lo strumento del leader sono ancora una volta le caratteristiche principali della musica del gruppo che conclude bene l’album; assolutamente da riscoprire.
La formazione che suona nell’album comprendeva: Janita Haan, voce; Alan Shacklock, chitarre, tastiere, percussioni, cori ed arrangiamenti; Dave Punshon, tastiere; Dave Hewitt, basso e chitarra; Dick Powell, batteria e percussioni. Musicisti aggiunti: Boris Rickleman, Clive Anstee, Manny Fox e Peter Halling, violoncello; Harry Mier, oboe; Brent Carter, sassofono; Jeff Allen, batteria (traccia 2); Caspar Lawal, percussioni.
Buon ascolto
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