lunedì 15 settembre 2025

Il Segno Del Comando – Sublimazione – Live | Un viaggio tra ombre, visioni e suoni rituali nel progressive italiano | Redapolis Music Blog

Il Segno Del Comando – Sublimazione – Live

Il Segno Del Comando – Sublimazione – Live (Autoproduzione / Nadir Music)

Un viaggio tra ombre, visioni e suoni rituali nel progressive italiano

Trent’anni non si raggiungono per caso. Nel caso de Il Segno del Comando, band genovese guidata dal basso visionario e dall’instancabile creatività di Diego Banchero, rappresentano per me tre decenni di esplorazione sonora, di viaggi attraverso paesaggi musicali che non si lasciano mai rinchiudere in una definizione.

venerdì 12 settembre 2025

Nico Gori Swing Tentet - 10 Years !!! | Un viaggio lungo dieci anni, tra eleganza e fuoco, nel segno dello swing | Redapolis Music Blog

Nico Gori Swing Tentet - 10 Years

Nico Gori Swing Tentet - 10 Years !!! (Encore Music, 2025)

Un viaggio lungo dieci anni, tra eleganza e fuoco, nel segno dello swing

10 Years non è solo un album: è un viaggio nel tempo, un racconto di dieci anni di musica vissuta fianco a fianco, di incontri, di sorrisi, di concerti che restano impressi come piccoli miracoli nella memoria. È l’energia di un gruppo che sembra non conoscere limiti, la complicità tra musicisti che si ascoltano e si sostengono, trasformando ogni nota in un gesto di condivisione.

mercoledì 10 settembre 2025

The New Grove Project – Epiqurium | Dal laboratorio solitario di Per Sundbom alla rinascita collettiva con Robert Webb, per New Grove Music | Redapolis Music Blog

The New Grove Project – Epiqurium

 The New Grove Project – Epiqurium (New Grove Music, 2025) 

Dal laboratorio solitario di Per Sundbom alla rinascita collettiva con Robert Webb, per New Grove Music

Ci sono dischi che sembrano nascere dal nulla, altri che invece tornano indietro nel tempo per riprendere fiato e rinascere in una forma nuova. Epiqurium del The New Grove Project appartiene a questa seconda categoria, ma con la forza di chi non ha mai davvero smesso di vivere. 

martedì 9 settembre 2025

Andrea Orlando - La Scienza delle Stagioni | Un viaggio sinfonico e visionario tra stagioni interiori, teatralità e progressioni prog | Redapolis Music Blog

Andrea Orlando - La Scienza delle Stagioni

Andrea Orlando - La Scienza delle Stagioni (Autoproduzione, 2023)

Un viaggio sinfonico e visionario tra stagioni interiori, teatralità e progressioni prog

Ci sono dischi che arrivano come stagioni nuove: non con clamore, ma con quella forza lenta e necessaria che porta trasformazione. La Scienza delle Stagioni, il secondo album solista di Andrea Orlando, uscito nel 2023, è uno di questi.

lunedì 8 settembre 2025

Luca Crispino - Famiglio | Un jazz sospeso tra memoria e ricerca, dove ogni nota diventa narrazione collettiva | Redapolis Music Blog

 

Luca Crispino - Famiglio (Dodicilune, 2025)

Un jazz sospeso tra memoria e ricerca, dove ogni nota diventa narrazione collettiva

Non tutti i dischi cercano la via più diretta per arrivare all’ascoltatore: Famiglio, nuovo lavoro del chitarrista e compositore padovano Luca Crispino, sceglie piuttosto la strada dei chiaroscuri, delle vibrazioni sottili che si rivelano poco a poco. È un album che abita gli spazi di confine, dove la scrittura incontra l’improvvisazione e il suono diventa materia viva, pronta a trasformarsi in ogni istante.

martedì 2 settembre 2025

Intervista a Luigi Cinque: Kromosoma Maris e una vita dedicata alla musica tra Mediterraneo e mondo | Redapolis Music Blog

 Luigi Cinque: tra Mediterraneo, jazz e mondi sonori

Il polistrumentista racconta visioni, radici e ricerche artistiche 

Il musicista ripreso mentre suona dal vivo.
L’ultimo progetto di Luigi Cinque, Kromosoma Maris, unisce mondi, tempi e lingue in un viaggio sonoro unico

Ciao Luigi, grazie innanzitutto per la disponibilità a questa intervista.

Ho ascoltato con grande attenzione il tuo ultimo disco Kromosoma Maris, che ho recensito di recente sul mio blog redapolismusic (La recensione).

lunedì 1 settembre 2025

Massimo Berizzi – Microverticale | Tromba, elettronica e silenzi in dialogo | Redapolis Music Blog

Immagine della copertina del disco.
Massimo Berizzi – Microverticale

Massimo Berizzi – Microverticale (Open Mind / Lizard Records / Zeit Interference, 2025)

Tromba, elettronica e silenzi in dialogo

Ci sono dischi che non si fanno raccontare troppo, perché il loro vero senso vive nell’ascolto. Non si offrono subito, restano un passo indietro, come a chiederti: hai davvero voglia di entrare? Non cercano conferme né adesioni immediate, ma si muovono su frequenze diverse: quelle dell’introspezione, della lentezza, del tempo necessario.

Microverticale di Massimo Berizzi è uno di quei dischi. Un ascolto che si fa strada in silenzio, senza annunciarsi. Non ha etichette addosso, non le vuole. Sfugge alle definizioni, alle scorciatoie. Preferisce la via lunga, la curva improvvisa, lo spazio vuoto.
Pubblicato dall’etichetta Lizard Records, guidata da Loris Furlan, questo lavoro conferma la vocazione di una realtà che sostiene le musiche più autentiche e sperimentali.

venerdì 29 agosto 2025

Orange Mun – Love | Un’isola sonora dove i battiti elettronici incontrano il respiro dell’anima | Redapolis Music Blog

Immagine della copertina del disco.
Orange Mun – Love

Orange Mun – Love (Filibusta Records / Romolo Dischi, 2025)

Un’isola sonora dove i battiti elettronici incontrano il respiro dell’anima

Ci sono dischi che non si limitano a raccontare storie, ma che sembrano voler costruire un luogo. Love, debutto degli Orange Mun (Martina Gurrieri alla voce ed al pianoforte ed Emilio Longombardo alla drum machine, synth, pianoforte, synth bass), è uno di questi. Pubblicato da Filibusta Records / Romolo Dischi, l’album ha la consistenza di un’isola elettronica scura e pulsante, attraversata da bagliori improvvisi: un approdo in cui ci si rifugia, ci si perde e, forse, ci si ritrova.

giovedì 28 agosto 2025

Valentina Nicolotti – Logica Magica | Dove jazz, soul e sentimento si incontrano | Redapolis Music Blog

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Valentina Nicolotti – Logica Magica (Emme Record Label, 2025)

Dove jazz, soul e sentimento si incontrano

Ci sono dischi che arrivano con naturalezza, quasi in punta di piedi, eppure restano impressi perché ti parlano con una voce che sembra conoscere già le tue inquietudini. Logica Magica di Valentina Nicolotti, pubblicato da Emme Record Label a quasi cinque anni dal disco d’esordio, mi ha dato proprio questa sensazione: un lavoro che mette insieme la lucidità della ragione e lo stupore dell’incanto, senza mai scegliere davvero da che parte stare.

mercoledì 27 agosto 2025

Green Asphalt - Green Asphalt | Un viaggio sonoro tra ironia, malinconia e raffinatezza prog | Redapolis Music Blog

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Green Asphalt - Green Asphalt
 

Green Asphalt - Green Asphalt (McBuddha Records, 2022)

Un viaggio sonoro tra ironia, malinconia e raffinatezza prog

Ci sono dischi che arrivano dopo anni di gestazione, quasi a voler sedimentare idee, suoni, influenze fino a quando non trovano la forma giusta. Green Asphalt, il progetto del musicista svedese Dan Bornemark, è uno di questi: diciassette anni di scrittura, esperimenti, revisioni, fino a raggiungere un equilibrio che oggi si presenta in sette brani capaci di unire eredità prog, spirito canterburiano e una vena ironica che stempera le complessità.

lunedì 25 agosto 2025

Erika Petti – Tornerai | Un viaggio sonoro tra jazz, canzone d’autore e contaminazioni, guidato da una voce calda e sincera | Redapolis Music Blog

Immagine della copertina del disco.
Erika Petti – Tornerai

Erika Petti – Tornerai (Emme Record Label, 2025)

Un viaggio sonoro tra jazz, canzone d’autore e contaminazioni, guidato da una voce calda e sincera.

Ci sono dischi che ti sorprendono già dal primo ascolto, perché sembrano rifiutare qualsiasi confine. Tornerai, l’album di Erika Petti uscito il 29 maggio per Emme Record Label, mi ha dato subito questa impressione: un respiro ampio che attraversa generi, lingue e atmosfere senza mai perdere la sua identità. Ho avuto la sensazione che ogni brano trovasse naturalmente il proprio spazio, con un senso melodico spontaneo, inevitabile. È un lavoro che non cerca etichette, ma si lascia vivere, come una conversazione intima che continua a sorprenderti man mano che procede

sabato 23 agosto 2025

Taurn - Somewhere Cold | Atmosfere sospese e improvvisi slanci, il debutto dei Taurn è un viaggio collettivo tra modern jazz e visioni urbane | Redapolis Music Blog

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Taurn - Somewhere Cold (Emme Records Label, 2025)

Atmosfere sospese e improvvisi slanci, il debutto dei Taurn è un viaggio collettivo tra modern jazz e visioni urbane

Ci sono dischi che arrivano come una folata d’aria inattesa, portando con sé il gelo e la limpidezza dei paesaggi nordici, ma anche la tensione vitale di una città che non dorme mai. Somewhere Cold, pubblicato da Emme Record Label, esordio dei Taurn, appartiene a questa categoria.

giovedì 21 agosto 2025

Freak Motel – Human | Un album per decodificare il caos del presente, tra suoni e umanità fragile | Redapolis Music Blog

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Freak Motel – Human Codec (Irma Records, 2025)

Un album per decodificare il caos del presente, tra suoni e umanità fragile

Dopo averci incuriosito con i singoli “Yelly” e “Rauh”, finalmente è arrivato Human Codec, il nuovo disco dei Freak Motel, disponibile su tutti gli store digitali ed in vinile grazie a Irma Records, storica etichetta bolognese che continua a credere con passione in progetti coraggiosi e fuori dagli schemi. 

lunedì 18 agosto 2025

Luca Falomi – Myricae | Un viaggio strumentale tra intimità e coralità, dove la chitarra diventa voce, paesaggio e memoria | Redapolis Music Blog

Luca Falomi – Myricae (Abeat Records, 2025)

Un viaggio strumentale tra intimità e coralità, dove la chitarra diventa voce, paesaggio e memoria

Ci sono dischi che arrivano come un abbraccio silenzioso, e Myricae di Luca Falomi è uno di questi. Pubblicato da Abeat Records, prende il nome dalle tamerici di Pascoli – e, ancor prima, dalla bucolica di Virgilio – per evocare un’idea di poesia semplice solo in apparenza, capace di raccontare il quotidiano, gli affetti, le piccole epifanie che danno senso alle giornate. Un titolo che per Falomi è anche un omaggio personale al padre, figura fondamentale nella sua storia musicale: da una scatola di vecchie audiocassette registrate da lui durante l’adolescenza è riemerso il valore delle “piccole cose”, trasformato qui in suono e memoria viva.

martedì 12 agosto 2025

Krishna Biswas – La Castagna | Un viaggio per sola chitarra acustica tra memoria, radici e paesaggi interiori | Redapolis Music Blog

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Krishna Biswas – La Castagna (Dodicilune, 2025)

Un viaggio per sola chitarra acustica tra memoria, radici e paesaggi interiori

Solo nella mia stanza, in questo agosto caldo e afoso, cerco refrigerio nella buona musica.
Fuori il sole picchia e l’aria sembra immobile, ma basta premere “play” perché le pareti si dissolvano e la stanza si riempia di un altro respiro. Ci sono dischi che si accendono come un lume improvviso in una stanza silenziosa. La Castagna di Krishna Biswas, pubblicato dall’etichetta Dodicilune, è così: una piccola fiamma che non abbaglia, ma scalda e rivela dettagli che prima sfuggivano. Un’opera tutta per chitarra acustica, ma così ricca di sfumature da sembrare un dialogo tra più strumenti e più voci.

lunedì 11 agosto 2025

Enten Eller & Iva Bittovà – Lisistrata | Una suite tra mito, visione e resistenza sonora | Redapolis Music

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Enten Eller & Iva Bittovà – Lisistrata (Autoproduzione, 2024)

Una suite tra mito, visione e resistenza sonora

Ci sono dischi che non si lasciano scoprire con facilità, e forse è giusto così. Lisistrata, nuovo album autoprodotto degli Enten Eller, non è facilmente reperibile nei consueti canali di distribuzione: bisogna cercarlo, desiderarlo, magari passare da Bandcamp. Ma il senso dell’ascolto, qui, coincide con il senso della ricerca: chi lo trova, trova un mondo.

giovedì 7 agosto 2025

Turnpike Troubadours – The Price of Admission | Un ritorno senza clamore, ma con tutta la forza di chi ha imparato a stare in piedi anche quando fa male | Redapolis Music Blog

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Turnpike Troubadours – The Price of Admission (Bossier City Records, 2025)

Un ritorno senza clamore, ma con tutta la forza di chi ha imparato a stare in piedi anche quando fa male

Certe uscite arrivano senza preavviso, eppure sembrano qualcosa che aspettavamo da tempo. The Price of Admission, il settimo album dei Turnpike Troubadours, è proprio questo: musica che irrompe all’improvviso, come un vecchio amico che torna quando meno te lo aspetti, ma al momento giusto.

mercoledì 6 agosto 2025

Gabriele Comeglio – The Journey | Trent’anni di jazz raccontati attraverso un viaggio intimo di suoni, emozioni e incontri preziosi | Redapolis Music Blog

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Gabriele Comeglio – The Journey (Dodicilune, 25025)

Trent’anni di jazz raccontati attraverso un viaggio intimo di suoni, emozioni e incontri preziosi

Ci sono dischi che si ascoltano. E poi ci sono dischi che si attraversano, come mappe di un cammino fatto di incontri, slanci, ritorni. The Journey, il nuovo lavoro di Gabriele Comeglio pubblicato da Dodicilune, è esattamente questo: la testimonianza sonora di una vita intera passata nel jazz – e oltre il jazz – dove ogni nota sembra una tappa, ogni arrangiamento una dedica, ogni assolo un ricordo che prende fiato.

martedì 5 agosto 2025

Joe Barbieri – Big Bang | Una scintilla gentile nell’universo emotivo | Redapolis Music Blog

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Joe Barbieri – Big Bang (Microcosmo Dischi, 2025)

Una scintilla gentile nell’universo emotivo

C’è una linea sottile che unisce il cielo notturno di Kant e i versi di Kavafis. Joe Barbieri la percorre senza peso in Big Bang, il suo settimo album di inediti, un viaggio sonoro che arriva dopo quasi cinque anni di silenzio discografico. L’ispirazione nasce dall’amore per l’astronomia, ma le orbite che il disco abita non sono quelle siderali: sono quelle dell’intimità, delle relazioni, del tempo vissuto.

lunedì 4 agosto 2025

Enter - Awakening The Past | Dove il prog incontra il mito, e la storia torna a parlare in musica | Redapolis Music Blog

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Enter - Awakening The Past (Autoproduzione, 2025)

Dove il prog incontra il mito, e la storia torna a parlare in musica

Ci sono dischi che sembrano arrivare da lontano. Non solo per il tempo che si sono fatti attendere, ma per la forza con cui riescono a risvegliare qualcosa che avevamo dimenticato – nei suoni, nella memoria, forse anche in noi stessi.

Gli Enter si sono formati a Milano nel 1988, in un'epoca in cui il progressive rock italiano sembrava già appartenere al mito. Eppure, fu proprio nei miti – quelli delle civiltà perdute, da Atlantide a Lemuria – che la band cercò da subito la propria voce. Gabriele Bulfon, Marco Ferranti, Franco Avalli e Vittorio Ballerio crearono un repertorio visionario e stratificato, che rimase in sospeso: un demo nel 1991, qualche live, e poi il silenzio.

venerdì 1 agosto 2025

Ellesmere - Mere, on Stage! | Il prog-rock italiano respira ancora, e lo fa a pieni polmoni | Redapolis Music Blog

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Ellesmere - Mere, on Stage! (AMS Records, 2025)

Il prog-rock italiano respira ancora, e lo fa a pieni polmoni

C'è una cosa che adoro dei dischi dal vivo: quell’imperfezione vitale che scardina la compostezza dello studio e mette a nudo la vera anima della musica. Mere, on Stage!, secondo album dal vivo del progetto Ellesmere guidato da Roberto Vitelli, è tutto fuorché una celebrazione formale. È un disco che pulsa, si espande, prende quota con un’urgenza rara, soprattutto quando il progressive si fa sinfonico, moderno, e non ha paura di spingere verso l’hard rock.

Trasimeno Prog Festival 2025 – Quattro giorni tra memoria, visioni e suono


Musica, memoria e visioni: il ritorno del Trasimeno Prog Festival

Ci sono luoghi che diventano suono, e suoni che si fanno luogo. Il Trasimeno Prog Festival, ormai alla sua quinta edizione, continua a tracciare questa mappa emotiva fatta di echi, memorie e nuove traiettorie. Dal 21 al 24 agosto 2025, tra le antiche pietre della Rocca Medievale di Castiglione del Lago e il verde dei Giardini del Frontone a Perugia, si rinnova l’appuntamento per chi cerca nella musica non solo un’esperienza d’ascolto, ma un rito collettivo, un attraversamento.

mercoledì 30 luglio 2025

Sublimazione: in arrivo il nuovo live album de Il Segno del Comando | Redapolis Music Blog

Il Segno del Comando - Sublimazione 

Un disco live non è solo una fotografia di ciò che accade sul palco. È un rito, una trasmutazione. E Sublimazione, il nuovo album de Il Segno del Comando, storica formazione dark prog metal, sembra nascere proprio da questa consapevolezza.

Ujig - Delta | Nel delta delle note, un viaggio fluido tra differenze che diventano ricchezza | Redapolis Music Blog

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Ujig - Delta (Luminol Records, 2025)

Nel delta delle note, un viaggio fluido tra differenze che diventano ricchezza

C’è qualcosa di profondamente magnetico nel nuovo lavoro degli Ujig, Delta, un album che scorre come un fiume, capace di portarti in luoghi inattesi. Il quartetto milanese – Konstantin Kräutler (batteria), Edoardo Maggioni (tastiere), Marco Leo (chitarre) e Cesare Pizzetti (basso) – torna con un disco che è insieme evoluzione e manifesto: un antidoto all’omologazione, come loro stessi lo definiscono, ma anche un viaggio spirituale tra progressive, jazz e fusion.

martedì 29 luglio 2025

Cormorano - L’inciampo dell’Uovo | Un uovo che rotola e si rompe, un disco che ti costringe a guardarti dentro | Redapolis Music Blog

Cormorano - L’inciampo dell’Uovo

 Cormorano - L’inciampo dell’Uovo (Lizard Records, 2025)

Un uovo che rotola e si rompe, un disco che ti costringe a guardarti dentro

Dopo il debutto Girotondo (giro) fuori scena nel 2000 e la rinascita con Obliquizioni… prima che l’aquilone se ne voli via nel 2023, i Cormorano di Raffaello Regoli tornano con un lavoro che sa di filosofia e coraggio. Un’opera che non teme il rischio, che si espone con sincerità. Otto brani in cui la voce di Regoli — da anni ideatore della rassegna Omaggio a Demetrio Stratos — è guida e strumento, materia sonora e pensiero incarnato. Una voce che sa piegarsi alla melodia, scartare nella sperimentazione, librarsi come un canto rituale o farsi sussurro interiore.

lunedì 28 luglio 2025

Chiara Orlando – Who Are You? Chiara Orlando trasforma le parole di Emily Dickinson in musica che interroga e accoglie | Redapolis Music Blog

Chiara Orlando – Who Are You?
 

Chiara Orlando – Who Are You? (Filibusta Records, 2025)

Chiara Orlando trasforma le parole di Emily Dickinson in musica che interroga e accoglie

C’è una domanda che arriva dritta al cuore, e Chiara Orlando la trasforma in musica: Who Are You?. Non è un interrogativo qualsiasi, ma un invito a scavare dietro le maschere, quando il “teatro della vita” diventa stanco di recitare copioni privi di sincerità. L’artista siciliana, voce e tromba, si mette a nudo in un album pubblicato da Filibusta Records, che prende forma intorno alle parole di Emily Dickinson – quella poetessa capace di rivelare l’essenza dell’esistenza in pochi versi – e ne fa materia sonora, tra delicatezze, ombre e improvvise accensioni.

venerdì 25 luglio 2025

Antonio Clemente – Casavacanze | Un viaggio tra memoria, radici e nuovi orizzonti sonori | Redapolis Music Blog

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Antonio Clemente – Casavacanze (Autoprodotto, 2024)

Un viaggio tra memoria, radici e nuovi orizzonti sonori

Solo ora vengo a conoscenza, grazie allo stesso Antonio Clemente, di questo gran bel disco: Casavacanze, il quinto album del cantautore siciliano di adozione genovese. Un disco che, come spesso accade con certe scoperte preziose, arriva con la naturalezza delle cose che sembrano aspettarti da tempo. E subito mi colpisce il titolo, che unisce due parole apparentemente opposte: casa, nido intimo e rassicurante, e vacanza, sinonimo di svago, viaggio, avventura. Due mondi che si incontrano e dialogano anche in copertina, dove spicca un dipinto a olio realizzato da Clemente stesso: un gelso enorme che ombreggia il cortile della casa-vacanze, simbolo di memoria e radici.

giovedì 24 luglio 2025

Andrea Zacchia – Anemoia | Tra vento e memoria, un trio che scolpisce il tempo con suoni sospesi e silenzi densi di senso | Redapolis Music Blog

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Andrea Zacchia – Anemoia (Filibusta Records, 2025)

Tra vento e memoria, un trio che scolpisce il tempo con suoni sospesi e silenzi densi di senso

Ci sono dischi che non ti chiedono di ascoltarli: ti invitano a entrare in una stanza silenziosa, dove ogni nota è un frammento di memoria che forse non ti appartiene, eppure senti di riconoscere. Anemoia, il nuovo lavoro del chitarrista Andrea Zacchia, è esattamente questo: un diario in codice, fatto di risonanze interiori più che di fatti concreti, sospeso tra il ricordo e l’immaginazione.

mercoledì 23 luglio 2025

Bonny Jack - Somewhere, Nowhere | Un viaggio acustico nei deserti dell’anima | Redapolis Music Blog

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Bonny Jack - Somewhere, Nowhere (Autoprodotto, 2025)

Un viaggio acustico nei deserti dell’anima

Ci sono dischi che non cercano di impressionarti: ti parlano a bassa voce, ti avvolgono e poi, senza accorgertene, ti portano altrove. Somewhere, Nowhere, il nuovo lavoro di Bonny Jack, ha la forza silenziosa di un tramonto nel deserto. L’ho ascoltato in una mattina d’estate, con il sole già alto e l’aria ferma, e mi sono ritrovato in un altro tempo, in un altro spazio: quello delle strade polverose, delle frontiere invisibili e delle anime erranti.

Bonny Jack, al secolo Matteo Senese, è un poliedrico one man band capace di muoversi con disinvoltura tra blues, folk e country, mescolandoli in un linguaggio tutto suo che guarda alla tradizione americana senza risultare mai derivativo. Dopo Bone River Blues (2020) e Night Lore Blues (2021), arriva al terzo album con Somewhere, Nowhere, pubblicato il 27 giugno: undici tracce originali che confermano la maturità artistica e la capacità di evocare paesaggi sonori pieni di ombre e luce.

Bonny Jack è avvezzo a calcare i palchi – non solo in Italia, ma anche in molte nazioni europee e in Sud America – esibendosi spesso da solo, ma per questo nuovo lavoro ha arricchito la sua scrittura con interventi preziosi di altri musicisti: Guido Jandelli (armonica, chitarra elettrica, slide), Andrea Vettor (percussioni), Angelica Foshi (fisarmonica), Ren Vas Terul (armonica), Tyler R. (tromba), Alia (voce) e Brian D. (violino). Ne risulta un sound più stratificato, che resta però fedele all’essenzialità e all’intensità della sua cifra stilistica.

Fin dal primo ascolto, con Uncle Jack, chiudendo gli occhi, ci si ritrova immersi nelle atmosfere polverose di un western: il banjo scandisce il ritmo, la voce graffia come polvere secca e ti trascina in una storia di radici e memoria. La stessa sensazione ritorna nei brani successivi, dove la scrittura si fa evocativa e ipnotica, come se ogni canzone fosse la scena di un film immaginario.

Le undici tracce scorrono come capitoli di un diario on the road. Carnival Valley ammalia con la sua energia scura e ipnotica; DamaJuana introduce sapori sudamericani, mentre Tell Me si mostra come una ballata intima, con la voce di Bonny Jack che si fa confessione. Me & My Allies ha l’andatura lenta e polverosa di una marcia sotto il sole cocente, mentre Mexican Standoff alza la tensione come un duello sonoro da western crepuscolare.

C’è spazio per l’incanto in Mother Moon, dove la fisarmonica di Angelica Foshi accarezza la notte, e per atmosfere sospese in The Glacier, un brano dal respiro gelido e contemplativo. Wake Up porta un’energia più diretta e istintiva, e Devil’s Saddle rallenta in un passo svogliato e malinconico, con il banjo e il violino di Brian D. che disegnano un paesaggio sonoro dolente e fragile. Chiude Post Apocalypse Song, che ha il sapore di una resa dei conti: la voce si dissolve come vento tra le rocce, lasciando un’eco di solitudine.

E poi c’è il packaging: una piccola scatola di cartone chiusa da uno spago, che contiene – oltre al CD – gadget e un foglio pieghevole con l’immagine originale della copertina. Un dettaglio che racconta la cura artigianale e la poetica analogica di Bonny Jack.

Somewhere, Nowhere non ha bisogno di etichette. È un disco che ti prende per mano e ti porta lontano, tra cieli infiniti e strade battute dal vento. Non importa se lo chiamerete blues, folk o country: queste canzoni sono storie sussurrate all’orecchio, cariche di polvere e di verità.

C’è una bellezza ruvida in questo lavoro, una forza silenziosa che ti resta dentro anche quando la musica si spegne. Non è solo un album da ascoltare: è un luogo in cui tornare ogni volta che avete bisogno di perdervi per ritrovarvi.

Bonny Jack (Matteo Senese)

Track list:
Uncle Jack
Carnival Valley
DamaJuana
Tell Me
Me & My Allies
Mexican Standoff
Mother Moon
The Glacier
Wake Up
Devil’s Saddle
Post Apocalypse Song

Bonny Jack – voce, chitarra acustica, banjo, armonica
Guido Jandelli – armonica, chitarre elettriche e slide
Andrea Vettor – percussioni
Ren Vas Terul – armonica
Angelica Foshi – fisarmonica
Tyler R. – tromba
Alia – voce
Brian D. – violino

Registrato e autoprodotto da Bonny Jack


 English version

 Bonny Jack - Somewhere, Nowhere (Autoprodotto, 2025) 

An acoustic journey through the deserts of the soul

There are albums that don’t try to impress you: they speak in a low voice, they wrap around you and, before you know it, take you elsewhere. Somewhere, Nowhere, the new work by Bonny Jack, has the silent strength of a desert sunset. I listened to it on a summer morning, with the sun already high and the air perfectly still, and suddenly I found myself in another time, another place: dusty roads, invisible borders, and wandering souls.

Bonny Jack, aka Matteo Senese, is a versatile one-man band who moves effortlessly between blues, folk and country, blending them into his own language that looks to American tradition without ever sounding derivative. After Bone River Blues (2020) and Night Lore Blues (2021), he arrives at his third album with Somewhere, Nowhere, released on June 27: eleven original tracks that confirm his artistic maturity and his ability to evoke soundscapes filled with shadows and light.

Bonny Jack is no stranger to the stage – not only in Italy, but across many European countries and in South America – often performing solo. But for this new work, he has enriched his writing with the valuable contributions of other musicians: Guido Jandelli (harmonica, electric guitar, slide guitar), Andrea Vettor (percussion), Angelica Foshi (accordion), Ren Vas Terul (harmonica), Tyler R. (trumpet), Alia (vocals), and Brian D. (violin). The result is a more layered sound that remains faithful to the essential, intense character of his style.

From the very first listen, Uncle Jack pulls you into dusty western-like atmospheres: the banjo keeps the pace, the voice scratches like dry dust and drags you into a story of roots and memory. That same feeling lingers in the following tracks, where the writing becomes evocative and hypnotic, as if each song were a scene from an imaginary film.

The eleven tracks unfold like chapters in a road diary. Carnival Valley entrances with its dark, hypnotic energy; DamaJuana brings subtle South American flavors, while Tell Me emerges as an intimate ballad, with Bonny Jack’s voice turning into a whispered confession. Me & My Allies has the slow, dusty gait of a march under a scorching sun, while Mexican Standoff raises the tension like a sonic duel in a twilight western.

There’s room for enchantment in Mother Moon, where Angelica Foshi’s accordion caresses the night, and for suspended atmospheres in The Glacier, a track with a frozen, contemplative breath. Wake Up delivers more direct, instinctive energy, and Devil’s Saddle slows down into a languid, melancholic pace, with banjo and Brian D.’s violin painting a sorrowful, fragile soundscape. The album closes with Post Apocalypse Song, which carries the flavor of a final reckoning: the voice dissolves like wind on the rocks, leaving behind an echo of solitude.

And then there’s the packaging: a small cardboard box tied with string, containing – besides the CD – some gadgets and a folded sheet with the original cover artwork. A detail that speaks to Bonny Jack’s artisanal care and analog poetry.

Somewhere, Nowhere doesn’t need labels. It’s an album that takes you by the hand and carries you far away, across endless skies and wind-beaten roads. Whether you call it blues, folk or country doesn’t really matter: these songs are whispered stories, full of dust and truth.

There’s a raw beauty in this work, a silent strength that stays with you even when the music fades. It’s not just an album to listen to: it’s a place to return to whenever you need to lose yourself in order to be found.

Track list:
Uncle Jack
Carnival Valley
DamaJuana
Tell Me
Me & My Allies
Mexican Standoff
Mother Moon
The Glacier
Wake Up
Devil’s Saddle
Post Apocalypse Song 

Credits
Bonny Jack – vocals, acoustic guitar, banjo, harmonica
Guido Jandelli – harmonica, electric guitars, slide guitar
Andrea Vettor – percussion
Ren Vas Terul – harmonica
Angelica Foshi – accordion
Tyler R. – trumpet
Alia – vocals
Brian D. – violin

Recorded and self-produced by Bonny Jack