giovedì 20 febbraio 2025

Ologram – La Mia Scia | Redapolis Music Blog

Ritratto della band.
Ologram
 

Ologram – La Mia Scia (Autoprodotto, 2025)

Negli ultimi anni il panorama del rock progressivo italiano ha vissuto una rinascita vibrante, con band che riescono a fondere l'eredità dei grandi classici con sperimentazioni sonore moderne e audaci. In questo scenario, progetti come gli Ologram si distinguono per la loro capacità di reinterpretare il prog rock in chiave contemporanea, offrendo una narrazione musicale intensa e ricca di sfumature.

mercoledì 19 febbraio 2025

Eugenio Renzetti Group Zero - K/024 | Redapolis Music Blog

Immagine del musicista e compositore.
Eugenio Renzetti
 

Eugenio Renzetti Group Zero - K/024 (Filibusta Records, 2024)

La scena jazz sperimentale italiana è in continua evoluzione, e tra le realtà discografiche più attente a questa trasformazione spicca Filibusta Records. L’etichetta si è distinta negli ultimi anni per la pubblicazione di lavori innovativi e di grande valore artistico, contribuendo a dare spazio a musicisti capaci di esplorare nuovi territori sonori. K/024 di Eugenio Renzetti e del suo Group Zero è un perfetto esempio di questa filosofia: un album che fonde letteratura e musica, avanguardia e improvvisazione, consolidando ulteriormente il ruolo di Filibusta Records come punto di riferimento per il jazz contemporaneo italiano.

lunedì 17 febbraio 2025

Cry Baby - Under Cover Of Night | Redapolis Music Blog

Cry Baby
Cry Baby

Cry Baby - Under Cover Of Night (Filibusta Records, 2024)

Under Cover Of Night dei Cry Baby è un album che sorprende e affascina per la sua originalità. Il nome della band e il titolo del disco potrebbero far pensare a riferimenti come Janis Joplin, il film Cry Baby di John Waters o addirittura i Rolling Stones, ma in realtà ci troviamo davanti a qualcosa di completamente diverso. Questo lavoro è unico, fuori dagli schemi e ricco di idee … la band esplora una vasta gamma di influenze sonore, dal jazz alla musica contemporanea, con incursioni nel rock sperimentale e nella psichedelia.

venerdì 14 febbraio 2025

Jacopo Ferrazza – Prometheo | Redapolis Music Blog

Immagine della band.
Jacopo Ferrazza e band

Jacopo Ferrazza – Prometheo (Teal Dreamers Factory, 2025)

Prometheus segna una nuova evoluzione nel percorso di Jacopo Ferrazza, che con questo album offre una riflessione musicale profonda, ispirata al mito di Prometeo ma proiettata nel contesto dell’uomo contemporaneo. Dopo il successo di Fantàsia, Ferrazza torna con un lavoro che esplora temi universali, intrecciando jazz, elettronica e sonorità più moderne. In questo disco, il contrabbassista romano non si limita a mostrarci la sua maestria tecnica, ma ci guida attraverso un viaggio interiore, un’esplorazione della condizione umana e delle sue tensioni tra conformismo e autenticità. Prometheus è un lavoro che colpisce per la sua ricchezza emotiva e per l’audacia sonora, un passo avanti nella carriera di un musicista che continua a sfidare e sorprendere.

mercoledì 12 febbraio 2025

Miloš Čolović - To The Beat Of My Footsteps | Redapolis Music Blog

Ritratto dell'artista.
Miloš Čolović

 Miloš Čolović - To The Beat Of My Footsteps (A.MA Records, 2025)

A.MA Records si conferma ancora una volta come una fucina di talenti, un'etichetta che sa come mettere in luce il meglio della scena jazz internazionale. Il contrabbassista e compositore Miloš Čolović, con il suo album To The Beat Of My Footsteps, aggiunge una gemma preziosa alla "Serbian Wave", portando un linguaggio musicale che unisce tradizione e contemporaneità, cinema e post-bop, in un mix che incanta e conquista.

lunedì 10 febbraio 2025

Pensiero Nomade – Ultime Foglie | Redapolis MUsic Blog

Pensiero nomade.
Salvo Lazzara
 

Pensiero Nomade – Ultime Foglie (Filibusta Records, 2024)

Con colpevole ritardo mi trovo a parlare di Ultime Foglie, un album strumentale che merita attenzione ed ascolto, ma che, come accade spesso per le opere di qualità, non gode della visibilità che meriterebbe. Pubblicato nel 2024 dalla sempre attenta etichetta Filibusta Records, il disco rappresenta un nuovo capitolo per Pensiero Nomade, il progetto musicale guidato da Salvo Lazzara. Con una ricercata combinazione di suoni, l’album si muove tra culture e generi musicali diversi, articolandosi in dieci tracce originali capaci di evocare atmosfere intime e suggestioni globali.

mercoledì 5 febbraio 2025

Marco Postacchini Octet – Shades Of Blue | Redapolis Music Blog

Marco Postacchini.
Marco Postacchini
 

Marco Postacchini Octet – Shades Of Blue (Barly Records, 2024)

Il jazz italiano continua a dimostrarsi una fucina di talento e creatività, capace di rileggere la tradizione con personalità e raffinatezza. In questo panorama vivace e in continua evoluzione, il Marco Postacchini Octet si distingue con Shades of Blue, un album che rende omaggio alla storica etichetta Blue Note, reinterpretando alcuni dei suoi brani più iconici con uno spirito innovativo e una cura degli arrangiamenti di altissimo livello.

venerdì 31 gennaio 2025

Danyart New Quartet – Fiori E Tempeste – | Redapolis Music Blog

Immagine di Daniele Ricciu.
Daniele Ricciu

Danyart New Quartet – Fiori E Tempeste (Isulafactory, 2024)

Da anni, il jazz italiano si distingue per la sua capacità di fondere tradizione e innovazione, dando vita a opere di straordinario valore artistico e culturale. Un esempio emblematico è Fiori e Tempeste di Daniele Ricciu ed il suo Danyart New Quartet, pubblicato dall'eccellente etichetta Isulafactory.

mercoledì 29 gennaio 2025

The J. & F. Band – Star Motel: An American Music Experience | Redapolis Music Blog

Immagine della band.
The J. & F. Band
 

The J. & F. Band – Star Motel: An American Music Experience (Long Song Records, 2024)

La J. & F. Band nasce dall’unione di musicisti con percorsi diversi, accomunati dalla voglia di mescolare stili e linguaggi sonori. Il progetto prende vita grazie alla collaborazione tra Jaimoe, storico batterista (Allman Brothers Band) noto per la sua versatilità, e Joe Fonda, bassista con una forte impronta jazzistica.

martedì 28 gennaio 2025

Playades – Nova Delfi | Redapolis Music Blog

Immagine della band.
Playades
 

Playades – Nova Delfi (Lizard Records, 2024)

La musica ha il potere di trasportarci in mondi lontani, di evocare immagini e sensazioni che sfuggono alle parole. Per me, ogni nota è un viaggio che inizia nell'ignoto e si sviluppa in un paesaggio di emozioni. Nova Delfi dei Playades è uno di quei dischi che, fin dal primo ascolto, mi ha catturato con la sua bellezza travolgente e la sua capacità di evocare immagini vivide, antiche e misteriose … un equilibrio perfetto tra tradizione e modernità, ogni traccia si svela come una narrazione sonora che esplora le profondità dell'anima e le radici della cultura … un album che non solo si ascolta, ma che si vive.

lunedì 27 gennaio 2025

Limite Acque Sicure – Un’Altra Mano Di Carte | Redapolis Music Blog | Di Alfredo Buonumori e Luca "Redapolis" Paoli

Immagine della band.
Limite Acque Sicure

Limite Acque Sicure – Un’Altra Mano Di Carte (Minotauro Records, 2025)

 Di Alfredo Buonumori e Luca "Redapolis" Paoli

Il gruppo Limite Acque Sicure si inserisce con autorevolezza nella tradizione del rock progressivo italiano, un genere che ha avuto la sua epoca d’oro negli anni ’70 grazie a band come Banco del Mutuo Soccorso, Premiata Forneria Marconi, Area e Le Orme. Ma il loro stile non si limita ad emulare i grandi del passato: lo reinventa, lo rimodella spingendosi verso suoni attuali.

sabato 25 gennaio 2025

Joe Pisto/Fausto Beccalossi – Respiro | Redapolis Music Blog

Immagine di Joe Pisto e Fausto Beccalossi.
Joe Pisto e Fausto Beccalossi

Joe Pisto / Fausto Beccalossi – Respiro (Belfagor Label, 2025)

Ci sono momenti in cui il caos del mondo sembra sopraffarci, quando le notizie che scorrono davanti agli occhi appesantiscono l’anima. In questi frangenti, sento il bisogno di staccare, di ritagliarmi uno spazio tutto mio, lontano dal frastuono e dalle brutture che ci circondano. In questi giorni, ho trovato conforto e ispirazione rifugiandomi nella musica, e in particolare tra le note di Respiro, il nuovo album di Joe Pisto e Fausto Beccalossi.

venerdì 24 gennaio 2025

Qohelet – Cantico Dei Cantici | Redapolis Music Blog

Qohelet – Cantico Dei Cantici.
 

Qohelet – Cantico Dei Cantici (Lizard Records, 2025)

Seguo il percorso artistico di Gianni Venturi e Alessandro Seravalle ormai da un po’ di anni … ho apprezzato molto i loro progetti … ho sempre ammirato la loro capacità di coniugare sperimentazione sonora, poesia e profondità emotiva, caratteristiche che emergono chiaramente in ogni loro lavoro. Per questo motivo sono particolarmente felice di poter commentare Cantico dei Cantici del loro progetto Qohelet, un’opera che dimostra ancora una volta il loro coraggio e la loro unicità nel panorama musicale contemporaneo.

lunedì 20 gennaio 2025

Black Pie – Angels | Redapolis Music Blog

Immagine della band Black Pie.
Black Pie
 

Black Pie – Angels (Black Widow Records, 2024)

Da appassionato di musica di qualità, non posso che ringraziare la Black Widow Records di Genova per l'eccellente lavoro che svolge sulle nuove produzioni, confermando ancora una volta che anche nel nostro Paese si produce musica di altissimo livello.

Rientra in questa categoria la band ligure dei Black Pie che con Angels pubblica un debutto davvero coi fiocchi, fresco e pieno di dinamismo.

giovedì 16 gennaio 2025

Diego Banchero Trio - Gathered Lectures From A Lifetime | Redapolis Music Blog | Di Alfredo Buonumori e Luca Redapolis Paoli

Immagine del Diego Banchero Trio.
Diego Banchero Trio  
 
Di Alfredo Buonumori e Luca Redapolis Paoli
 
 
Diego Banchero Trio - Gathered Lectures From A Lifetime (Nadir, 2025)

Dopo aver lasciato alle spalle un 2024 complesso, segnato da tensioni globali, contraddizioni e conflitti, ma anche estremamente vivace dal punto di vista musicale grazie a numerose e notevoli uscite indipendenti, ci accingiamo a entrare nel nuovo anno con una pubblicazione che promette di catturare l'attenzione degli appassionati di musica di qualità.

Io e il mio prog brother e compagno di viaggio musicale, Alfredo Buonumori, con il quale conduco il programma "Prog on the Lake" su Radio Progsky, abbiamo avuto il privilegio di ascoltare in anteprima il nuovo progetto del talentuoso bassista e compositore genovese Diego Banchero, intitolato "Gathered Lectures From A Lifetime" del Diego Banchero Trio.

mercoledì 15 gennaio 2025

Oh No It’s Prog! – Those About To Prog We Salute You | Redapolis Music Blog

Copertina del disco.
 

Oh No It’s Prog! – Those About To Prog We Salute You (Autoproduzione, 2024)

"Those About to Prog We Salute You", è il nuovo album del progetto Oh No It’s Prog! dietro la cui sigla si cela il nome del chitarrista e compositore Gianni Nicola.

martedì 14 gennaio 2025

Twenty Four Hours - Free Rock Project | Redapolis Music Blog

Immagine della band Twenty Four Hours.
Twenty Four Hours
 

Twenty Four Hours - Free Rock Project (Autoprodotto, 2025)

Siamo agli inizi del nuovo anno e già mi ritrovo ad ascoltare un disco incredibile, capace di sorprendere fin dal primo ascolto per la sua originalità e per il coraggio con cui sfida le convenzioni musicali.

Alcuni dischi hanno il potere di entrare nel profondo e di non andarsene mai. È proprio questo che accade con Free Rock Project, l'ultima creazione dei Twenty Four Hours. Un album che guarda al passato, a quella musica che ha segnato la giovinezza dei fratelli Paolo e Marco Lippe, per poi ritornare, rivisitata e arricchita dall'esperienza accumulata negli anni.

giovedì 9 gennaio 2025

Luca Crispino – Diffrazioni | Redapolis Music Blog

Immagine del chitarrista Luca Crispino.
Luca Crispino
 

Luca Crispino – Diffrazioni (Dodicilune, 2024)

Pubblicato nel 2024 dalla sempre attenta ed innovativa etichetta discografica Dodicilune, "Diffrazioni" è un’opera che riflette appieno l’anima artistica e sperimentale di Luca Crispino, chitarrista e compositore padovano. Il disco propone un viaggio sonoro multiforme, con il jazz come elemento centrale, arricchito da improvvisazioni e contaminazioni stilistiche che spaziano dal rock al progressive, fino a suggestioni etniche e new-folk. 

News: Gianfranco Caliendo - Le Parole (singolo) | Redapolis Music Blog


 

Gianfranco Caliendo ci canta il potere delle parole, nel nuovo videoclip.

Il cantautore Gianfranco Caliendo torna con un nuovo singolo, Le Parole, accompagnato da un suggestivo videoclip. Il brano è contenuto nel suo ultimo album, realizzato assieme alla Miele Band, intitolato Oltre il Giardino.

mercoledì 8 gennaio 2025

Stefano Manzini – Consapevolezze | Redapolis Music Blog

Immagine del cantautore Stefano Manzini.
Stefano Manzini
 

Stefano Manzini – Consapevolezze (Music Force, 2024)

ll cantautorato italiano ha sempre avuto la capacità di raccontare emozioni e frammenti di vita quotidiana con una profondità unica e Stefano Manzini, con il suo EP di debutto "Consapevolezze", uscito per la sempre attenta e stimolante etichetta Music Force di Alessandro Carletti Orsini, si inserisce in questa tradizione, portando una sensibilità personale che si traduce in brani autentici e riflessivi. 

lunedì 6 gennaio 2025

Blind Golem – Wunderkammer | Redapolis Music Blog

Immagine della band Blind Golem.
 Blind Golem
 

Blind Golem – Wunderkammer (Andromeda Relix, 2024)

Il 2025 è appena iniziato, ma sento il bisogno di parlare di un album che ha visto la luce verso la fine dell’anno appena trascorso. Si tratta di Wunderkammer, il secondo disco dei hard rocker italiani Blind Golem, un lavoro che merita senza dubbio attenzione per la sua intensità e originalità.

lunedì 30 dicembre 2024

Bosque Sound Community - 12 Angry Mushrooms | Redapolis Music Blog

Immagine della band Bosque Sound Community.
 Bosque Sound Community
 

Bosque Sound Community - 12 Angry Mushrooms (A.MA. Records, 2024)

Quando si parla di etichette discografiche capaci di intercettare e valorizzare le nuove voci del jazz contemporaneo, A.MA Records di Antonio Martino rappresenta senza dubbio una delle realtà più ispirate e lungimiranti del panorama nazionale e non solo.

Ogni produzione di A.MA Records è caratterizzata da una cura maniacale per il dettaglio, non solo a livello sonoro, ma anche per quanto riguarda il packaging e l’identità artistica di ogni progetto.

È proprio questa filosofia che ha permesso all’etichetta di diventare un faro per ascoltatori attenti e curiosi, sempre alla ricerca di suoni capaci di sorprendere e di ispirare. Il recente album della Bosque Sound Community, "12 Angry Mushrooms", si inserisce perfettamente in questa tradizione, offrendo un’esperienza musicale ricca e stratificata che merita di essere esplorata a fondo.

venerdì 27 dicembre 2024

Federico Gili – "La Lanterna" | Redapolis Music Blog

Immagine di Federico Gili.
Federico Gili
 

Federico Gili – La Lanterna (Encore Music, 2024)

La fisarmonica, storicamente legata alla musica popolare e folkloristica, è riuscita a ritagliarsi un ruolo affascinante e innovativo nel panorama del jazz. Sebbene non sia generalmente considerata uno degli strumenti principali del genere, come il sassofono o il pianoforte, ha conquistato progressivamente spazio grazie alla sua straordinaria versatilità timbrica e al suo ricco potenziale espressivo.

giovedì 19 dicembre 2024

Sandro Gibellini – Chorinhos | Redapolis Music Blog

Immagine di Sandro Gibellini.
Sandro Gibellini
 

Sandro Gibellini – Chorinhos (Barly Records, 2024)

Chorinhos”, pubblicato nel 2024 da Barly Records, è l’ultimo lavoro del chitarrista jazz Sandro Gibellini. L’album presenta dodici brani inediti composti dall’artista, profondamente influenzati dalla tradizione musicale brasiliana del choro. Gibellini ha coinvolto undici musicisti italiani, tra cui due talentuose voci femminili, per creare un ensemble poliedrico che dona al disco una ricca varietà sonora.

mercoledì 18 dicembre 2024

Gérald Massois - Demain à l’aube | Redapolis Music Blog | Di Alfredo Buonumori e Luca Redapolis Paoli

Immagine di Gérald Massois.
Gérald Massois - Photo by Thierry Boucher

 Gérald Massois - Demain à l’aube (autoproduziome, 2024)

 Di Alfredo Buonumori e Luca Redapolis Paoli

Dopo diversi anni, il polistrumentista e compositore francese Gérald Massois, ha finalmente dato vita a Demain à l’aube, un album di rock progressivo pubblicato lo scorso 1° dicembre. Il lavoro supera ogni aspettativa, offrendo un’esperienza musicale e narrativa straordinaria che cattura e coinvolge sin dalle prime note.

Opera centrale di una trilogia iniziata con Le vol erratique d’un papillon (album pubblicato nel 2018), il nuovo lavoro esplora con profondità il dramma umano, intrecciando la storia personale dell’artista con eventi storici di portata universale, come la guerra civile spagnola.

La formula vincente del precedente disco rimane intatta: Massois si conferma l’artefice principale dell’opera, curando i testi (rigorosamente in francese), le composizioni, voce, chitarre e gran parte degli arrangiamenti orchestrali.

A supportare Massois in questa avventura musicale troviamo Maxx Gillard alla batteria e Jonathan Tavan al basso, che contribuiscono con solidità e dinamismo alla sezione ritmica. Un ruolo cruciale spetta a Nicolas Gardel, che arricchisce l’album suonando synth e pianoforte, oltre a occuparsi del mixaggio e del mastering e si distingue anche come co-produttore e co-arrangiatore di gran parte dei brani, aggiungendo un tocco di maestria agli arrangiamenti.

L’universo sonoro dell’album si espande ulteriormente grazie alla partecipazione di ospiti speciali: Gionatan Carradona (membro della band italiana Profusion), regala una splendida performance al pianoforte nel brano La Bataille de l’Ebre Pt. 2; la violoncellista Sarah Tanguy arricchisce diverse tracce con la sua sensibilità; il chitarrista Pierre-Emmanuel Gillet dona eleganti pennellate acustiche; e infine, Yohann Gros contribuisce con il suo tocco poetico al pianoforte, chiudendo il cerchio di una collaborazione artistica di altissimo livello.


Venendo all’esame delle tracce che compongono il disco (9 in totale), troviamo subito una grande atmosfera con la breve strumentale, per solo piano, 1939; si prosegue con Les ennemis d’hier, dal solenne inizio che viene stemperato da un cantato d’effetto.

Nei due brani successivi (La bataille de L’Ebre Pt. 1 e 2), che compongono una mini-suite di circa 16 minuti, si respira ancora una forte tensione musicale, frutto di un ottimo arrangiamento e, come accennato, di una prova di spessore del pianista Carradona e di un buon solo del leader con il suo strumento preferito, la chitarra.

Note delicate introducono la seguente  e drammatica Les trains d’ombres, che racconta di passeggeri in attesa alla stazione, con l’illusione e la speranza di un viaggio che preveda anche il ritorno nelle proprie case ed il ricongiungimento con i propri cari.

Strumentale è ancora la lunga Une colline sans nom (il brano più lungo del lotto se si eccettua la mini-suite divisa in due parti), dove in particolare la chitarra, ben sostenuta dalla ritmica e da tastiere avvolgenti, è in primo piano (molto bella anche l’intermezzo nella seconda parte con l’impiego della chitarra acustica).

E ci si avvia verso la fine di questo lungo lavoro (quasi settanta minuti), con L’encre des maux, sorretta dalla chitarra acustica, seguita dall’estesa e drammatica title-track Demain à l‘aube, aperta dal suono degli archi, dove il protagonista è consapevole che la fine è vicina, ed è tutto un susseguirsi di cambi ritmici e tastiere in libertà, nella migliore tradizione del prog sinfonico (un altro grande brano)

La ballad Les passagers du vent chiude degnamente l’album; idealmente è divisa in due parti; la prima acustica con il cantato e la seconda strumentale e più cadenzata con un bel solo di chitarra che la porta conclusione sfumando.

A proposito del disco Gérald Massois racconta che: «La scrittura è stata alquanto strana e decisamente totalizzante. Dopo una genesi piuttosto ispirata (in poco tempo più della metà dell’album era già composta), la produzione è stata sospesa a causa del COVID-19, per poi riprendere e lasciare che tutto maturasse, come un buon vino

Lasciatevi tentare da questo lavoro, che dimostra come anche il prog francese possa contare su ottime frecce al proprio arco.

Copertina del disco.

 

Per maggiori info ed eventuali ordini: (https://www.geraldmassois.com)
 

Tracklist: 1939; Les ennemis d’hier; La Bataille de l’Ebre PT1; La Bataille de l’Ebre PT2; Les trains d’ombres; Une colline sans nom; L'encre des maux; Demain à l’aube; Les passagers du vent

I musicisti impegnati nell’album: Gérald Massois, voce, chitarre e quasi tutto il resto; Maxx Gillard, batteria; Jonathan Tavan, basso; Nicolas «Gadoul» Gardel, piano e tastiere; Gionatan Carradona, piano solo nel brano 4; Pierre-Emmanuel Gillet; chitarra classica ed acustica nei brani 3 e 6; Yohann Gros, piano, celesta ed Hammond B3 nei brani 7 e 9; Pascal Bailleul, fischi nel brano 6; Sarah Tanguy, violoncello nei brani 5 ed 8

 


Version française

Gérald Massois - Demain à l’aube (autoproduziome, 2024)

 Di Alfredo Buonumori e Luca Redapolis Paoli

Après plusieurs années, le multi-instrumentiste et compositeur français Gérald Massois a enfin donné vie à Demain à l’aube, un album de rock progressif sorti le 1er décembre dernier. L'album dépasse toutes les attentes, offrant une expérience musicale et narrative extraordinaire qui capte et implique dès les premières notes.

Œuvre centrale d'une trilogie débutée avec Le vol erratique d’un papillon (album sorti en 2018), ce nouveau travail explore en profondeur le drame humain, en entrelaçant l’histoire personnelle de l’artiste avec des événements historiques d'envergure universelle, comme la guerre civile espagnole.

La formule gagnante du disque précédent reste intacte : Massois se confirme comme le principal artisan de l’œuvre, en s'occupant des textes (rigoureusement en français), des compositions, des voix, des guitares et de la plupart des arrangements orchestraux.

Pour soutenir Massois dans cette aventure musicale, on retrouve Maxx Gillard à la batterie et Jonathan Tavan à la basse, qui contribuent avec solidité et dynamisme à la section rythmique. Un rôle crucial revient à Nicolas Gardel, qui enrichit l’album en jouant des synthétiseurs et du piano, tout en s’occupant du mixage et du mastering. Gardel se distingue également comme co-producteur et co-arrangeur de la plupart des morceaux, ajoutant une touche de maîtrise aux arrangements.

L'univers sonore de l’album s'élargit encore grâce à la participation d'invités spéciaux : Gionatan Carradona (membre du groupe italien Profusion) offre une superbe performance au piano sur le morceau La Bataille de l’Ebre Pt. 2 ; la violoncelliste Sarah Tanguy enrichit plusieurs morceaux de sa sensibilité ; le guitariste Pierre-Emmanuel Gillet apporte des touches acoustiques élégantes ; enfin, Yohann Gros contribue avec sa touche poétique au piano, fermant la boucle d'une collaboration artistique de très haut niveau.

En examinant les morceaux de l'album (9 au total), on découvre tout de suite une grande atmosphère avec la courte pièce instrumentale, pour piano solo, 1939 ; puis on poursuit avec Les ennemis d’hier, dont le début solennel est adouci par un chant puissant.

Les deux morceaux suivants (La bataille de L’Ebre Pt. 1 et 2), qui composent une mini-suite d’environ 16 minutes, dégagent encore une forte tension musicale, fruit d’un excellent arrangement et, comme mentionné, de l’intervention marquante du pianiste Carradona et d’un bon solo du leader avec son instrument préféré, la guitare.

Des notes délicates introduisent le suivant et dramatique Les trains d’ombres, qui raconte des passagers attendant à la gare, avec l'illusion et l’espoir d’un voyage qui inclut aussi un retour chez eux et un rassemblement avec leurs proches.

C'est encore instrumental avec la longue Une colline sans nom (le morceau le plus long, sauf la mini-suite divisée en deux parties), où en particulier la guitare, bien soutenue par la rythmique et des claviers enveloppants, occupe le devant de la scène (très beau aussi l'intermède dans la deuxième partie avec l’utilisation de la guitare acoustique).

On s'approche de la fin de cet long travail (près de 70 minutes), avec L’encre des maux, soutenu par la guitare acoustique, suivi de la longue et dramatique pièce-titre Demain à l’aube, ouverte par le son des cordes, où le protagoniste est conscient que la fin est proche, et c’est tout un enchaînement de changements rythmiques et de claviers en liberté, dans la meilleure tradition du prog symphonique (encore un grand morceau).

La ballade Les passagers du vent clôt dignement l’album ; idéologiquement divisée en deux parties, la première acoustique avec le chant, et la deuxième instrumentale et plus cadencée avec un joli solo de guitare qui la mène à sa conclusion en fondu.

À propos de l'album, Gérald Massois raconte : « L'écriture a été assez étrange et définitivement totale. Après une genèse plutôt inspirée (en peu de temps, plus de la moitié de l’album était déjà composée), la production a été suspendue à cause du COVID-19, avant de reprendre pour laisser tout mûrir, comme un bon vin. »

Laissez-vous séduire par ce travail, qui prouve que le prog français peut aussi compter sur de superbes flèches à son arc.

Pour plus d’informations et commandes:(https://www.geraldmassois.com)

Tracklist: 1939; Les ennemis d’hier; La Bataille de l’Ebre PT1; La Bataille de l’Ebre PT2; Les trains d’ombres; Une colline sans nom; L'encre des maux; Demain à l’aube; Les passagers du vent 

Les musiciens impliqués dans l’album: Gérald Massois, voix, guitares et presque tout le reste ; Maxx Gillard, batterie ; Jonathan Tavan, basse ; Nicolas « Gadoul » Gardel, piano et claviers ; Gionatan Carradona, piano solo sur le morceau 4 ; Pierre-Emmanuel Gillet, guitare classique et acoustique sur les morceaux 3 et 6 ; Yohann Gros, piano, célesta et Hammond B3 sur les morceaux 7 et 9 ; Pascal Bailleul, sifflements sur le morceau 6 ; Sarah Tanguy, violoncelle sur les morceaux 5 et 8.


English version

 Gérald Massois - Demain à l’aube (autoproduziome, 2024)

 Di Alfredo Buonumori e Luca Redapolis Paoli

After several years, French multi-instrumentalist and composer Gérald Massois has finally brought to life Demain à l’aube, a progressive rock album released on December 1st. The work exceeds all expectations, offering an extraordinary musical and narrative experience that captures and engages from the very first notes.

The central piece of a trilogy that began with Le vol erratique d’un papillon (an album released in 2018), this new work deeply explores the human drama, intertwining the artist's personal story with universally significant historical events, such as the Spanish Civil War.

The winning formula of the previous album remains intact: Massois confirms himself as the main architect of the work, handling the lyrics (strictly in French), compositions, vocals, guitars, and most of the orchestral arrangements.

Supporting Massois in this musical adventure are Maxx Gillard on drums and Jonathan Tavan on bass, contributing solidly and dynamically to the rhythm section. A crucial role is played by Nicolas Gardel, who enriches the album by playing synthesizers and piano, in addition to handling mixing and mastering. Gardel also stands out as co-producer and co-arranger of most of the tracks, adding a touch of mastery to the arrangements.

The album's sound universe is further expanded by the participation of special guests: Gionatan Carradona (a member of the Italian band Profusion) gives a splendid piano performance on the track La Bataille de l’Ebre Pt. 2; cellist Sarah Tanguy enriches several tracks with her sensitivity; guitarist Pierre-Emmanuel Gillet provides elegant acoustic touches; and finally, Yohann Gros contributes his poetic touch on piano, completing a high-level artistic collaboration.

Looking at the tracks that make up the album (9 in total), we immediately encounter a great atmosphere with the short instrumental, solo piano piece 1939; it continues with Les ennemis d’hier, whose solemn opening is softened by an impressive vocal performance.

In the next two tracks (La bataille de L’Ebre Pt. 1 and 2), which form a mini-suite of about 16 minutes, there is still a strong musical tension, the result of excellent arrangement and, as mentioned, an outstanding performance by pianist Carradona and a good solo by the leader with his favorite instrument, the guitar.

Delicate notes introduce the next dramatic track, Les trains d’ombres, which tells of passengers waiting at the station, with the illusion and hope of a journey that also includes a return home and a reunion with loved ones.

The long Une colline sans nom is also instrumental (the longest track in the album, excluding the mini-suite divided into two parts), where in particular the guitar, well supported by the rhythm section and enveloping keyboards, takes center stage (also very beautiful is the interlude in the second part with the use of acoustic guitar).

The album approaches its end (nearly seventy minutes) with L’encre des maux, supported by acoustic guitar, followed by the extended and dramatic title track Demain à l’aube, opened by the sound of strings, where the protagonist is aware that the end is near, and it is a sequence of rhythmic changes and keyboards in freedom, in the best symphonic prog tradition (another great track).

The ballad Les passagers du vent fittingly closes the album; it is ideally divided into two parts: the first acoustic with vocals and the second instrumental, more measured, with a beautiful guitar solo that brings it to a conclusion, fading out.

About the album, Gérald Massois says: “The writing was quite strange and definitely all-encompassing. After a rather inspired genesis (in a short time, more than half of the album was already composed), production was halted due to COVID-19, and then resumed, allowing everything to mature, like a good wine.”

Let yourself be tempted by this work, which proves that French prog also has excellent arrows in its quiver.

For more information and orders: (https://www.geraldmassois.com)

Tracklist: 1939; Les ennemis d’hier; La Bataille de l’Ebre PT1; La Bataille de l’Ebre PT2; Les trains d’ombres; Une colline sans nom; L'encre des maux; Demain à l’aube; Les passagers du vent.

The musicians involved in the album: Gérald Massois, vocals, guitars, and almost everything else; Maxx Gillard, drums; Jonathan Tavan, bass; Nicolas "Gadoul" Gardel, piano and keyboards; Gionatan Carradona, solo piano on track 4; Pierre-Emmanuel Gillet, classical and acoustic guitar on tracks 3 and 6; Yohann Gros, piano, celesta, and Hammond B3 on tracks 7 and 9; Pascal Bailleul, whistles on track 6; Sarah Tanguy, cello on tracks 5 and 8.